Un testo monumentale con un importante studio epidemiologico durato ventisette anni e realizzato in collaborazione con varie università. Lo scienziato americano T. Colin Campbell, assieme al figlio Thomas M. Campbell II, studiano la relazione fra dieta e malattia, giungendo a conclusioni sorprendenti. Finalmente alcune delle tesi fondamentali da sempre sostenute dalla medicina naturale sono verificate e testate: la genetica non è il fattore predominante nella genesi delle malattie; il controllo ossessivo di grassi, carboidrati, colesterolo e omega-3 non dà come risultato una buona salute; farmaci e chirurgia non curano le malattie di cui siamo affetti; i medici non sanno esattamente cosa consigliare per rimanere in buona salute; solo con la dieta e lo stile di vita si può guarire dalle malattie cardiache; il cancro al seno è correlato a una situazione ormonale alterata che è determinata dal cibo che mangiamo; il consumo di latticini aumenta il rischio di cancro alla prostata; gli antiossidanti contenuti in frutta e vegetali sono correlati a una migliore performance mentale nella terza età; vari tipi di cancro sono correlati al consumo eccessivo di proteine animali.
mercoledì 26 dicembre 2012
lunedì 17 dicembre 2012
C. R. Zafon - Marina [2009]
Barcellona, fine anni Settanta. Óscar Drai è un giovane studente che trascorre gli anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell'età, fatta in parti uguali di sogno e insofferenza, Óscar ama allontanarsi non visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero. In occasione di una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, un antico grammofono suona un'ammaliante canzone per voce e pianoforte. Nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso. Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Óscar incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germàn. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal detestato collegio, ma anche verso l'irrevocabile fine della sua adolescenza. Scritto prima de "L'ombra del vento" e "Il gioco dell'angelo" questo romanzo ne anticipa i grandi temi: gli enigmi del passato, l'amore per la conoscenza, la bellezza gotica e senza tempo di Barcellona.
giovedì 18 ottobre 2012
B. Scienza - La pensione tradita [2007]
Tutti i dipendenti del settore privato devono prendere una decisione difficile: dire addio per sempre alla liquidazione? Per 11 milioni di lavoratori la prima scadenza è il 30 giugno 2007 e chi la lascia passare senza dire nulla perde comunque il TFR. Dovrà inoltre compiere la medesima scelta ogni nuovo assunto. Sindacalisti, politici, economisti, giornalisti consigliano in massa di abbandonare il TFR e scegliere la previdenza integrativa: fondi pensione e forme individuali previdenziali. Ma molti esitano, e, secondo l'autore, almeno per ora hanno ragione. "La pensione tradita" spiega perché, smontando i principali luoghi comuni.
venerdì 12 ottobre 2012
B. Scienza - Il risparmio tradito [2009]
La nuova edizione, integralmente aggiornata e arricchita di nuovi capitoli, è stata ampliata di 40 pagine con la guida "Come salvare i propri soldi". Il libro denuncia i danni procurati a oltre 10 milioni di italiani da fondi comuni e pensione, gestioni, polizze vita ecc. Colpa anche del giornalismo economico, come documentano 370 esempi di strafalcioni, apprezzamenti immotivati e gravi omissioni. La salvezza è nel fai-da-te, praticabile anche da chi non ha particolari competenze né tanto tempo da dedicarvi. Le principali soluzioni sono spiegate nella Guida, suddivisa in tre parti: 1. La massima sicurezza, 2. Diversificare gli investimenti, 3. Le scelte previdenziali.
sabato 29 settembre 2012
T. Capote - L'arpa d'erba [1953]
L'arpa d'erba è considerato da molti il capolavoro di Capote. Il giovane Truman, orfano di madre, viene affidato a due zitelle, Verena e Dolly Talbo, che vivono in un piccolo paese nel sud degli States. «Senti?», chiede Dolly al bambino nel bosco. «È l'arpa d'erba. Conosce la storia di tutta la gente della collina, e quando saremo morti racconterà anche la nostra». Tocca allo scrittore farsi voce dell'arpa e raccontare un destino che si compone di mille frammenti: realtà e sogni infantili, pettegolezzi e crudeltà di paese, grandi amori e tragiche passioni. Con eccezionale forza evocativa, Capote illumina tutti questi frammenti, restituendoci nella loro vivezza persone e vicende, attraverso inflessioni di voci e sfumature di colore catturate con sorprendente esattezza.
sabato 15 settembre 2012
M. Kundera - La lentezza [1995]
Per questo suo primo romanzo in lingua francese Kundera sembra aver sfidato se stesso a raggiungere simultaneamente un estremo di brevità, densità e leggerezza. Sconcertati e incantati, lo seguiamo in una notte di mezza estate dove si intersecano, come in una féerie, due storie di seduzione, separate da più di duecento anni e oscillanti vertiginosamente fra il sublime e l’esilarante. Ma questa è solo l’intelaiatura di una vicenda che non si lascia raccontare, perché Kundera sembra avervi miniaturizzato una quantità imponente di «temi esistenziali». Primo fra tutti quello della lentezza: una parola di cui scopriremo un senso nuovo, come se non l’avessimo mai conosciuta prima. Così, di colpo, ci apparirà evidente che parlare della lentezza significa parlare della memoria – e parlare della memoria significa parlare di tutto. La lentezza (1994) è apparso in Francia nel gennaio del 1995.
domenica 9 settembre 2012
C. Augias - Leggere [2007]
Perché si legge e come si impara a farlo? Quali meccanismi emotivi si attivano? Come nasce la passione per la lettura? Perché leggere fa bene, ma può talvolta anche far male? In queste dense pagine, Corrado Augias si interroga sul significato dell'"attività del leggere", e lo fa attraverso una sorta di racconto autobiografico: dalle prime emozioni che, giovane studente liceale, suscitarono in lui i grandi classici ma anche alcuni libri "proibiti" come "L'amante di Lady Chatterley", alla scoperta di Edgar Wallace, Conan Doyle e Raymond Chandler e della narrativa poliziesca, all'amore più maturo per i romanzi di Joseph Roth e Robert Musil. E poi, ancora, la letteratura francese, quella erotica, Dante, Petrarca, George Orwell, Philip Roth.
sabato 8 settembre 2012
C. Augias - Il disagio della libertà [2012]
Il disagio della libertà. Perchè agli italiani piace avere un padrone, è un saggio di Corrado Augias, giornalista, scrittore, conduttore televisivo e deputato al parlamento europeo durante la IV legislatura, dal '94 al '99. Nel volume Augias tenta di indagare le ragioni che spingono il popolo italiano a scegliere come capi di governo individui caratterizzati da una spiccata ed evidente propensione autoritaria. Andando a studiare gli ultimi novant'anni di storia del nostro paese, dal 1922 al 2011, si trovano due esempi della teoria di Augias, ovvero il periodo fascista di Mussolini e il recente periodo in cui la scena politica era dominata da Berlusconi. La risposta immediata è che siamo un popolo tendenzialmente nemico della libertà, seppur propenso all' arbitrio e all'atto illegale. I numeri da record in negativo di alcune pratiche divenute routine ne sono l'evidenza: evasione fiscale, abusi edilizi e deturpamenti dell'ambiente e del patrimonio del territorio. Si arriva anche alla compravendita dei voti. Una diffusa tendenza etica a lasciare correre e a minimizzare alcuni fatti che intaccano le libertà e i diritti civili in favore del singolo. Numerosi gli intellettuali della nostra storia che si sono interrogati su questa attitudine tutta italiana, da Leopardi a Carducci, fino a Gramsci che parlava di individualismo e di una totale assenza di idea di collettività su cui trovano terreno fertile le diverse forme di criminalità organizzata e di Mafia. Il disagio della libertà, di Augias, è un saggio che racconta e ci mette in guardia sulla nostra più pericolosa debolezza, che mina alla base l'idea di libertà intesa come riconoscimento e rispetto dei diritti di tutti.
domenica 2 settembre 2012
G. Lo Bianco - S. Rizza - L'agenda rossa di Paolo Borsellino [2007]
Con l'aiuto di ex colleghi magistrati, familiari, pentiti, amici, i due autori ricostruiscono gli ultimi 56 giorni del magistrato siciliano. E ci restituiscono le pagine dell'agenda scomparsa nell'attentato di via D'Amelio, in cui Borsellino annotava le riflessioni e i fatti più segreti che riguardavano soprattutto l'indagine sulla morte di Falcone. Qualcuno, subito dopo l'attentato, si affrettò a requisirla. Questo libro spiega perché.
giovedì 9 agosto 2012
M. Kundera - Amori ridicoli [1988]
Kundera ha detto una volta che aveva scritto Amori ridicoli «con maggior divertimento, con maggiore piacere» di tutti gli altri suoi libri, salvo Il valzer degli addii. Quel divertimento, quel piacere si trasmettono a ogni lettore, irresistibilmente, appena apre queste pagine. In sette racconti, composti in una forma chiusa e perfetta, piena di corrispondenze, Kundera lascia che si sfreni il suo estro vaudevillesco. Si tratta sempre di amore, in queste storie. Ma un amore a cui si accompagna ogni volta un altro elemento, la mistificazione, con effetto deflagrante. Il mondo, quale si presenta con aria di seriosa compostezza, va felicemente in pezzi sotto i nostri occhi, frantumato dalla duplice spinta dell’eros e della mistificazione. E l’essenza amorosa, nella sua leggerezza e nel suo pathos, si sprigiona finalmente, come liberata da una costrizione. Al segreto della forma di questo libro accenna con la massima precisione un apologo raccontato da uno dei suoi personaggi: «“Immagina di incontrare un pazzo che pensa di essere un pesce e che noi tutti siamo dei pesci. Ti metterai a discutere con lui? Ti spoglierai davanti a lui per dimostrargli che non hai squame? Gli dirai in faccia quello che pensi? Su, dimmi!”. Il fratello taceva ed Eduard continuò: “Se tu non gli dicessi niente di più della pura verità, solo ciò che davvero pensi di lui, accetteresti una conversazione seria con un pazzo e diverresti tu stesso un pazzo. E la stessa cosa avviene col mondo che ci circonda. Se io mi ostinassi a dirgli in faccia la verità, significherebbe che lo prendo sul serio. E prendere sul serio una cosa così poco seria significa diventare io stesso poco serio. Fratello caro, io devo mentire se non voglio prendere sul serio i pazzi e diventare pazzo io stesso”». I racconti di Amori ridicoli sono stati scritti tra il 1959 e il 1968.
martedì 7 agosto 2012
U. Eco - Il cimitero di Praga [2010]
Lungo il XIX secolo, tra Torino, Palermo e Parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava Ippolito Nievo, scomparso in mare nei pressi dello Stromboli, il falso bordereau di Dreyfus per l’ambasciata tedesca, la crescita graduale di quella falsificazione nota come I protocolli dei Savi Anziani di Sion, che ispirerà a Hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni, massoni, carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella, un Garibaldi artritico dalle gambe storte, i piani dei servizi segreti piemontesi, francesi, prussiani e russi, le stragi in una Parigi della Comune dove si mangiano i topi, colpi di pugnale, orrendi e puteolenti ritrovi per criminali che tra i fumi dell’assenzio pianificano esplosioni e rivolte di piazza, barbe finte, falsi notai, testamenti mendaci, confraternite diaboliche e messe nere. Ottimo materiale per un romanzo d’appendice di stile ottocentesco, tra l’altro illustrato come i feuilletons di quel tempo. Ecco di che contentare il peggiore tra i lettori. Tranne un particolare. Eccetto il protagonista, tutti gli altri personaggi di questo romanzo sono realmente esistiti e hanno fatto quello che hanno fatto. E anche il protagonista fa cose che sono state veramente fatte, tranne che ne fa molte, che probabilmente hanno avuto autori diversi. Ma chi lo sa, quando ci si muove tra servizi segreti, agenti doppi, ufficiali felloni ed ecclesiastici peccatori, può accadere di tutto. Anche che l’unico personaggio inventato di questa storia sia il più vero di tutti, e assomigli moltissimo ad altri che sono ancora tra noi.
mercoledì 1 agosto 2012
T. Capote - Colazione da Tiffany [1959]
Holly Golightly, la protagonista di questo estroso romanzo breve, è una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sé con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. È un personaggio incantevole, dotato di una sorprendente grazia poetica. Intorno a lei ruotano tipi bizzarri come Sally Tomato, paterno gangster ospite del penitenziario di Sing Sing, DJ. Berman, il potente agente dei produttori di Hollywood, il "vecchio ragazzo" Rusty Trawler, Joe Bell, proprietario di bar e timido innamorato...
martedì 31 luglio 2012
A. Huxley - Ritorno al mondo nuovo [1959]
Nel 1932, mentre il mondo era ancora alle prese con la crisi economica che aveva investito America ed Europa e le dittature politiche si venivano progressivamente affermando, Aldous Huxley pubblica Il mondo nuovo, pietra miliare della letteratura avveni ristica. In questo romanzo fantastico-satirico si prefigura e ipotizza una società il cui volto è mutato dalla scienza: una società pianificata in nome del razionalismo produttivistico, nemica di ogni «sovvertimento dell'Ordine e della Stabilità», sessualmente e biologicamente rafforzata e ristrutturata, votata all'assoluta Perfezione. Ogni emozione, ogni sentimento vi sono banditi, e gli uomini, ridotti a robot, vivono in chiave di utopia un benessere che li fa schiavi del progresso. Ventisette anni dopo, nel 1959, nel saggio-commento «Ritorno al mondo nuovo», Huxley riesamina le profetiche tesi del 1932 alla luce degli avvenimenti susseguitisi in quegli anni notando come molte delle invenzioni avveniristiche, presentate allora con mordace ironia, non siano più lontane dalla realtà, e come le organizzazioni nelle quali si assomma il potere stiano manipolando scientificamente i pensieri e i sentimenti degli uomini, tentando di trasformare gli esseri umani in automi. Un documento impressionante e insieme un monito e una sfida all'uomo perché difenda le proprie libertà.
martedì 24 luglio 2012
A. Camilleri - La presa di Macallè [2003]
Una priapata storica è, questo romanzo di Camilleri. Dal «furore» alla «cenere». A Vigàta. Nell'anno di grazia 1935 della guerra di Abissinia, che la letteratura conosce come «baggiana criminalità»; e i calendarietti profumati dei barbieri fecero sognare come scorciatoia per il possesso, a pugno stretto, del profondo nero di Tettonia o Culonia bella. La voce del Duce vi occupa lo spazio pornografico che intercorre tra una porta che si chiude e una mutanda che si abbassa; tra una bottoniera che salta e una elargizione genitale. Mentre si consuma lo scandalo delle «cose vastase», che corrompono l'innocenza di un bambino prodigiosamente pubere. Michilino è figlio del camerata Giugiù. È un «picciliddro». Indossa la divisa di Figlio della Lupa. Libro e moschetto lo fanno fascista perfetto. Prima comunione e cresima lo arruolano nella milizia di Cristo. Il bambino si cerca a tentoni, tra un padre che si ringalluzza con la creata di casa e una madre che si dà alla «penetrante conversazione» con un prete. Il sofistico professore Gorgerino, pedofilo e capo dell'opera nazionale balilla, lo introduce alla ginnastica degli spartani («i fascisti ai tempi dei Greci»): lo denuda e brutalizza il suo «loco spartano» per festeggiare di volta in volta la presa di Macallè, di Tacazzè, Adigrat, Amba Alagi, Amba Aradam, Axum. La vedova Sucato lo turba con le sue corporali astuzie. E la solidarietà sordida della cugina Marietta, una fidanzata di guerra, lo porta al delirio ferino dei sensi e alla consumazione del gaudio misterioso del sesso. Vari teatri in un sol teatro spiega la mascherata pubblica organizzata con i balilla e le piccole italiane, per festeggiare la presa di Macallè; e onorare i caduti in guerra. Una rumorata eroica. Ovvero «una minchiata solenne», nelle parole di Cucurullo che nella battaglia aveva perso il figlio Balduzzo. (segretamente fidanzatosi con Marietta). Una monumentale cialtroneria, «una vigliaccata», nel commento del sarto comunista Maraventano subito arrestato. Fu quella stessa sera della rappresentazione che Michilino, risentitosi, maturò l'idea di vendicare la sua fede in Cristo e in Mussolini, e di giustiziare il coetaneo figlio del sarto: «Un comunista non è un omo, ma un armàlo e perciò se s'ammazza non si fa piccato». Quella di Michilino è un'infanzia sabotata. La sua innocenza è stata adescata, profanata, manomessa e seviziata. Corrotta e depravata. Fino al fanatismo, che confonde cielo e terra, fede politica e fede religiosa, e arma la mano. Michilino è arrivato al punto di non ritorno di un terrorista. Soldato irregolare di una fantomatica milizia, del Duce e di Cristo, si trasforma in pluriomicida. In castigatore, e vendicatore-suicida. La presa di Macallè è un romanzo paradossale che intenzionalmente trasmoda nel troppo, ed eccede ogni misura, a partire dalla promozione a protagonista di un «angilu minchiutu» di sei anni. Una parabola grottesca, che va fabulando la tragicità e la normalità abnorme della violenza. Una «istoria» infine, di dolente tenerezza per una infanzia tradita.
sabato 21 luglio 2012
P. Giordano - La solitudine dei numeri primi [2008]
Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. La lasciamo sulla neve credendo che morirà assiderata. Invece si salva, ma resterà zoppa e, soprattutto, segnata per sempre. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi compagni e, per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che lei lo aspetterà. Mattia non ritroverà più Michela. In quel parco, Michela si perde per sempre. Le vite di Alice e di Mattia, due esistenze segnate, si incroceranno. Diventeranno, Alice e Mattia, adolescenti, giovani, adulti.
lunedì 16 luglio 2012
B. Fenoglio - Una questione privata [1963]
Nelle Langhe, durante la guerra partigiana, Milton (quasi una controfigura di Fenoglio stesso), è un giovane studente universitario, ex ufficiale che milita nelle formazioni autonome. Eroe solitario, durante un'azione militare rivede la villa dove aveva abitato Fulvia, una ragazza che egli aveva amato e che ancora ama. Mentre visita i luoghi del suo amore, rievocandone le vicende, viene a sapere che Fulvia si è innamorata di un suo amico, Giorgio: tormentato dalla gelosia, Milton tenta di rintracciare il rivale, scoprendo che è stato catturato dai fascisti...
sabato 14 luglio 2012
Paper Model - Peugeot 308cc
Pubblico le foto di un modello di carta che ho realizzato negli ultimi giorni: una replica della Peugeot 308cc. Questo modello l'ho costruito per una persona moooolto speciale e spero sia di suo gradimento. La parte sicuramente più suggestiva di questo lavoro sono gli interni veramente molto dettagliati. Rispetto il progetto originale ho realizzato il parabrezza e i finestrini laterali con dell'acetato trasparente per conferire ulteriore realismo al modellino e ho aggiunto una semplice antennina sulla cima del parabrezza. Per esporlo e preservarlo dalla polvere ho anche realizzato un piedistallo e un semplice box in acetato. Il modello è scaricabile al seguente indirizzo:
http://www.leclubpeugeot.jp/papercraft/308cc.html
http://www.leclubpeugeot.jp/papercraft/308cc.html
mercoledì 23 maggio 2012
W. Passerini, I. Marino - Senza pensioni [2011]
La bomba previdenziale coinvolge lavoratori pubblici e privati, atipici e precari, liberi professionisti, artigiani e commercianti. I giovani (per esempio chi è nato nel 1980) naturalmente sono i più penalizzati, andranno infatti in pensione con il 50 per cento del loro ultimo salario. Una generazione di esclusi e sprecati che si vede offrire solo lavori temporanei e sottopagati con la prospettiva certa di una pensione minima. Il paradosso è enorme: sono loro, i 4 milioni di atipici e gli immigrati (insieme versano allo Stato italiano quasi 10 miliardi all'anno), cioè i più deboli, a sostenere le casse previdenziali (1,4 miliardi di attivo) e a pagare le pensioni di chi ha avuto un impiego sicuro e ben pagato. Tutto da rifare: prima che scoppi uno scontro generazionale e sociale, bisogna investire sui giovani facendoli entrare molto prima nel mercato del lavoro, ed eliminare le iniquità tra lavoratori dipendenti e le molte categorie di lavoratori autonomi che questo libro denuncia.
Senza Pensioni. Tutto Quello Che Dovete Sapere Sul Vost (Reverse)
martedì 8 maggio 2012
Biondani, Gerevini, Malagutti - Capitalismo di rapina [2007]
Le manovre intorno a Telecom Italia, il crac della Parmalat di Tanzi, l'ascesa dei nuovi finanzieri e non solo: il libro racconta la storia sotterranea del "capitalismo di rapina". I percorsi occulti del denaro, un sottobosco poco illuminato dagli articoli dei giornali, che secondo gli autori spesso non vanno oltre i semplici verbali d'interrogatorio o le intercettazioni telefoniche. Gli autori seguono le tracce dei soldi, entità resa ormai sempre più astratta, tra conti bancari e giochi di sponda in Borsa, fino a ipotizzare complicità ad altissimo livello nelle grandi banche, nelle istituzioni, nel mondo politico, nelle autorità di controllo. Un'affollatissima galleria di personaggi: Fazio, Fiorani, Ricucci, Coppola, Gnutti, tutti finiti sotto i riflettori dei media per effetto delle inchieste giudiziarie, alle cui spalle vive e lavora una folla di banchieri, avvocati, fiduciari. Sono loro a essere definiti come i gran sacerdoti del capitalismo di rapina.
Capitalismo di rapina. La nuova razza predona dell'economia italiana (Principioattivo)
sabato 5 maggio 2012
G. Dragoni, G. Meletti - La paga dei padroni [2008]
L'amministratore delegato della banca Unicredit, Alessandro Profumo, nel 2007 ha guadagnato 9 milioni e mezzo di euro, 25 mila euro al giorno. Quanto un lavoratore medio in un anno. Il dibattito sugli stipendi dei manager sta diventando centrale in tutti i Paesi sviluppati. Solo in Italia se ne discute pochissimo, come se l'argomento fosse ritenuto sconveniente. Questo libro affronta il tema in profondità, analizzando una raffica di casi che lasciano allibiti i piccoli azionisti, i dipendenti e gli stessi clienti delle società quotate in Borsa. Perché nel 2007 le buste paga dei cinquanta manager più pagati sono cresciute del 17 per cento (in un anno in cui sono andati male Borsa e bilanci) mentre quelle dei lavoratori dipendenti solo del 2,3 per cento? Le retribuzioni dei top manager sembrano aver strappato ai salari il titolo di "variabile indipendente". Perché nella classifica dei manager più pagati d'Italia ci sono spesso i grandi azionisti o loro famigliari? Forse perché i capitalisti italiani riescono a comandare nelle aziende con così poche azioni che se dovessero vivere di dividendi sarebbero poveri. Gli autori raccontano, in un linguaggio semplice e ricco di storie, come gli stipendi dei manager aiutino a capire la crisi profonda dell'economia italiana, e di un'industria che sembra non tenere il passo con la competizione internazionale.
La paga dei padroni (Principioattivo)
mercoledì 2 maggio 2012
T. Boeri - Un nuovo contratto per tutti [2008]
La disoccupazione è calata negli ultimi dieci anni, ma gli italiani sono insoddisfatti: i loro salari sono più bassi della media europea ed è sempre più difficile entrare nel mercato del lavoro dalla porta principale. Soltanto uno su dieci riesce a trasformare il contratto a tempo definito in un'assunzione a tempo indeterminato. Se poi perdi il lavoro e non appartieni a una grande impresa nessuno ti aiuta. E allora, cosa fare contro la precarietà? I rimedi ci sono: contratto unico senza scadenza per tutti i lavoratori e con tutele gradualmente crescenti. Occorre anche un salario minimo e riformare gli ammortizzatori sociali. Sarà così possibile rilanciare il lavoro e aiutare i giovani, le donne e i disoccupati di tutte le età, smettendo di sostenere solo chi è dentro il mercato. A costo zero per il contribuente. Ma perché nessun governo finora lo ha fatto?
Un nuovo contratto per tutti (Reverse)
domenica 29 aprile 2012
M. Otte - Fermate l'euro disastro [2011]
Ancora una volta. La denuncia arriva dalla Germania. Il denaro che l'Europa e noi cittadini abbiamo dato alla Grecia, all'Irlanda o al Portogallo, è finito nelle mani dei soliti che si accaparreranno i gioielli di Stato a prezzi ridicoli, sulle rovine dello stato sociale. Il rischio è che ciò accada anche in Italia. Che fare? Proseguendo così continuiamo ad alimentare un mercato che rende più ingiusta la nostra società mettendo in pericolo la democrazia. Dobbiamo allora ribellarci allo strapotere dei grandi gruppi bancari che penalizzano l'economia reale costringendo i cittadini e i lavoratori a pagare per chi si arricchisce. Secondo Otte non è necessaria una rivoluzione, basta molto meno, a patto che le nuove regole siano radicali. Perché l'oligarchia non ha un piano occulto per dominare il mondo, difende semplicemente i propri interessi. A ogni costo.
Fermate l'euro disastro! Contro l'oligarchia finanziaria (Reverse)
giovedì 26 aprile 2012
A. Conan Doyle - Il mondo perduto [1912]
Dal celebre autore delle storie di Sherlock Holmes l'indimenticabile classico di narrativa fantastica che ha ispirato intere generazioni di scrittori.Il professor Challenger, durante una spedizione lungo le rive del Rio delle Amazzoni scopre un angolo di quella regione rimasta inesplorata per via di una insormontabile parete rocciosa che forma un altopiano al di là del quale esiste un mondo rimasto isolato fin dall'epoca preistorica. Tornato a Londra tiene una relazione nella sede della più importante società scientifica inglese affermando di aver raccolto le prove dell'esistenza in quella zona di animali preistorici. In risposta all'incredulità beffarda degli scienziati, Challenger allora si offre di portare prove concrete organizzando una spedizione cui la Società potrà far intervenire un proprio osservatore. Questo compito viene assegnato al professor Summerlee, che assieme a Malone e Roxton, trovano il pianoro ed anche le bestie di un passato terrestre, ritenute da lungo tempo estinte. Dopo una serie di rocambolesche avventure dove, tra l'altro, si trovano a dover salvare una razza di nativi, che sono virtualmente esemplari dell'homo sapiens, da un gruppo di primordiali e scimmieschi uomini della pietra, la spedizione fa ritorno in Inghilterra e il professor Challenger finalmente riesce a dimostrare la fondatezza della sua scoperta. Questo romanzo di Arthur Conan Doyle, il celebre autore delle storie poliziesche di Sherlock Holmes, grande amico e appassionato lettore dei romanzi di H.G. Wells, rappresenta una ideale sfida a Edgar Allan Poe, la cui produzione aveva profondamente influenzato Doyle in tutta la sua narrativa. L'ispirazione di scrivere un romanzo di fantascienza venne a Doyle dopo aver presieduto a una conferenza organizzata per commemorare il centenario della nascita di Edgar Allan Poe, in cui rese omaggio alla memoria di un uomo che con le sue opere aveva indicato nuove vie della letteratura fantastica. "Credo che, a parte alcune opere della serie di Sherlock Holmes, sarà il miglior romanzo che ho mai scritto. La mia ambizione è di fare qualcosa che sia nel genere della fantascienza ciò che Sherlock Holmes è stato per il genere poliziesco" dichiarò Doyle che era deciso a costruirsi nel campo fantascientifico una reputazione altrettanto grande di quella che aveva spinto gli amanti del genere poliziesco a "canonizzarlo" tra i maestri assoluti. Quando apparve Il mondo perduto, fu un grandioso successo: gli insuperati elementi di caratterizzazione dei personaggi, di umorismo, e di tensione narrativa che Doyle aggiunse a quell'idea di base ne fecero un'opera indimenticabile.
Il mondo perduto (Tascabili. Romanzi e racconti)
lunedì 23 aprile 2012
U. Eco - La vertigine della lista [2009]
Nell'Iliade appaiono due modi di rappresentazione. Il primo si ha quando Omero descrive lo scudo di Achille: è una forma compiuta e conchiusa in cui Vulcano ha rappresentato tutto quello che egli sapeva e che noi si sa su una città, il suo contado, le sue guerre i suoi riti pacifici. L'altro modo si manifesta quando il poeta non riesce a dire quanti e chi fossero tutti i guerrieri Achei: chiede aiuto alle muse, ma deve limitarsi al cosiddetto, e enorme, catalogo delle navi, che si conclude idealmente in un eccetera. Questo secondo modo di rappresentazione è la lista o elenco. Ci sono liste che hanno fini pratici e sono finite, come la lista di tutti i libri di una biblioteca; ma ve ne sono altre che vogliono suggerire grandezze innumerabili e che si arrestano incomplete ai confini dell'indefinito. Come mostra questo libro e l'antologia che esso raccoglie, la storia della letteratura di tutti i tempi è infinitamente ricca di liste, da Esiodo a Joyce, da Ezechiele a Gadda. Sono spesso elenchi stesi per il gusto stesso dell'enumerazione, per la cantabilità dell'elenco o, ancora, per il piacere vertiginoso di riunire tra loro elementi privi di rapporto specifico, come accade nelle cosiddette enumerazioni caotiche. Però con questo libro non si va solo alla scoperta di una forma letteraria di rado analizzata, ma si mostra anche come le arti figurative siano capaci di suggerire elenchi infiniti, anche quando la rappresentazione sembra severamente limitata dalla cornice del quadro.
Vertigine della lista (Saggistica)
mercoledì 18 aprile 2012
F. Capra - Il Tao della fisica [1989]
Lo scopo dichiarato del bellissimo libro di Capra è di dimostrare che esiste una sostanziale armonia tra lo spirito della saggezza orientale e le concezioni più recenti della scienza occidentale. La fisica moderna va ben al di là della tecnica, «la via – il Tao – della fisica può essere una via con un cuore, una via rivolta alla conoscenza spirituale e alla realizzazione di sé». Con uno stile piano ma appassionato, l’autore spiega al lettore da una parte i concetti, i paradossi e gli enigmi della teoria della relatività, della meccanica quantistica e del mondo submicroscopico; e, dall’altra, gli fa assaporare il fascino profondo e sconcertante delle filosofie mistiche orientali (Giuseppe Longo, «Le Scienze»).
Il tao della fisica (Gli Adelphi)
lunedì 16 aprile 2012
N. Roubini - La crisi non è finita [2010]
Nel settembre del 2006, dal podio del Fondo monetario internazionale, un professore di economia della New York University ammonì i presenti su un imminente, terribile crack dell'economia mondiale, innescato dalla crisi dei mutui immobiliari americani, dall'oscillazione dei prezzi del petrolio e dalla conseguente crisi di fiducia dei consumatori. All'epoca nessuno diede peso alle sue fosche analisi, ma oggi Nouriel Roubini è riconosciuto come uno degli economisti più autorevoli del mondo, dopo che tutte le sue previsioni si sono puntualmente avverate. In questo libro Roubini svela finalmente ai lettori in che modo è riuscito a prevedere prima di altri la crisi in arrivo, evidenzia gli errori da evitare nella fase attuale, indica i passi da compiere per uscirne in modo stabile. Centrale nella sua visione è la convinzione che i disastri economici non sono "cigni neri", eventi unici e imprevedibili, privi di cause specifiche. Al contrario, i cataclismi finanziari sono vecchi quanto il capitalismo stesso e si possono prevedere e riconoscere mettendo a confronto i dati ricavabili dalle diverse realtà geografiche e dalle diverse epoche storiche. Solo ricavando i giusti insegnamenti da queste esperienze, ammonisce Roubini, possiamo fronteggiare l'endemica instabilità dei sistemi finanziari, imparare a prevederne i punti di rottura, circoscrivere i pericoli di contagio globale, e soprattutto riuscire a immaginare un futuro più stabile per l'economia mondiale.
La crisi non è finita (Serie bianca)
mercoledì 11 aprile 2012
B. Tinti - Toghe rotte [2007]
"Il cittadino che abbia voglia di capire perché molte persone condannate per reati finanziari le ritroviamo coinvolte in scandali successivi; perché perfino i reati più comuni (rapine, estorsioni, sequestri di persona, omicidi) spesso sono commessi da gente che è già stata condannata per altri reati; perché il processo termina, nel 95% dei casi, con una sentenza di non doversi procedere per prescrizione. Per capire perché accade tutto questo, è necessario sapere che cosa succede nelle aule dei tribunali e come si lavora nelle Procure. Ecco un libro che finalmente lo racconta. Se si supera lo choc di queste testimonianze offerte da vari magistrati e avvocati, sarà poi più facile valutare le esternazioni in materia di giustizia che provengono dal politico di turno, di volta in volta imputato, legislatore, opinion maker, e spesso contemporaneamente tutte queste cose." Accompagna le testimonianze un testo illustrativo ad uso dei cittadini, per capire come funziona la giustizia (la pena, i gradi di giudizio, le indagini, il processo). La prefazione al libro è di Marco Travaglio. Bruno Tinti è procuratore aggiunto presso la Procura di Torino. "Uno di quelli che prende ordini dal procuratore capo e non ne può dare ai sostituti." Si occupa di reati finanziari: falsi in bilancio, aggiotaggio, frode fiscale, bancarotta.
Toghe rotte (Reverse)
lunedì 9 aprile 2012
Restauro porta garage
Premetto che mi rendo conto che l'argomento di questo post è un po' strano e che probabilmente non susciterà particolari entusiasmi, ma si tratta di un'attività che mi ha impegnato in questi ultimi due fine settimana ed ho voluto comunque documentarla brevemente. Dopo un bel po' di anni mi sono deciso a restaurare la porta in legno del mio garage. Come si può vedere dalle foto era decisamente il momento di intervenire e con pazienza ho ricostruito tutte le parti in legno deteriorare, rimosso i precedenti strati di vernice, corazzato la parte inferiore con delle piastre di lamiera zincata e finalmente passate due mani di vernice nuova. Alla fine il risultato è stato più che soddisfacente, considerando anche il fatto che mi era stato consigliato da più parti di sostituire interamente la vecchia porta con una nuova, il ché sarebbe stato un bel salasso! Me la sono invece cavata con circa 60 euri di materiale.
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