Il disagio della libertà. Perchè agli italiani piace avere un padrone, è un saggio di Corrado Augias, giornalista, scrittore, conduttore televisivo e deputato al parlamento europeo durante la IV legislatura, dal '94 al '99. Nel volume Augias tenta di indagare le ragioni che spingono il popolo italiano a scegliere come capi di governo individui caratterizzati da una spiccata ed evidente propensione autoritaria. Andando a studiare gli ultimi novant'anni di storia del nostro paese, dal 1922 al 2011, si trovano due esempi della teoria di Augias, ovvero il periodo fascista di Mussolini e il recente periodo in cui la scena politica era dominata da Berlusconi. La risposta immediata è che siamo un popolo tendenzialmente nemico della libertà, seppur propenso all' arbitrio e all'atto illegale. I numeri da record in negativo di alcune pratiche divenute routine ne sono l'evidenza: evasione fiscale, abusi edilizi e deturpamenti dell'ambiente e del patrimonio del territorio. Si arriva anche alla compravendita dei voti. Una diffusa tendenza etica a lasciare correre e a minimizzare alcuni fatti che intaccano le libertà e i diritti civili in favore del singolo. Numerosi gli intellettuali della nostra storia che si sono interrogati su questa attitudine tutta italiana, da Leopardi a Carducci, fino a Gramsci che parlava di individualismo e di una totale assenza di idea di collettività su cui trovano terreno fertile le diverse forme di criminalità organizzata e di Mafia. Il disagio della libertà, di Augias, è un saggio che racconta e ci mette in guardia sulla nostra più pericolosa debolezza, che mina alla base l'idea di libertà intesa come riconoscimento e rispetto dei diritti di tutti.
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