La grande tradizione veneta e il suo colorismo tonale in Piero Barbieri trova un fervido continuatore ed innovatore. La sua ricerca, fin dagli inizi della sua attività pittorica, si è incentrata su un’euresi che pone come punto focale l’indagine sul colore e sulla luce che da esso si emana. Egli si è fatto affascinare dall’essenza del pigmento, dalle sue proprietà chimiche, dalle reazioni che fa innescare quando lo si mischia, e dalle sensazioni che, una volta steso sulla tela, esso fa percepire all’occhio di chi lo guarda. E’ chiaro, perciò, che il soggetto tende a diventare pretesto, o meglio invito, per prendere pennello e spatola, e dipingere. Per far ciò egli si è dato un’ impostazione vicina all’accademismo, diretta alla comprensione di delle basi essenziali della tecnica pittorica che servono a imparare ad usare i “ferri del mestiere”. Sulla base di ciò ha iniziato il suo personale percorso, fino agli esiti odierni, che lo vede padroneggiare poliedricamente , e talvolta inventare, le più svariate tipologie pittoriche, tra cui spiccano l’affresco, l’olio, l’acrilico e l’acquerello (tecnica che predilige). La progressione delle sue opere ha testimoniato questo percorso: il colore si è fatto sempre più rarefatto, per divenire sottile vibrazione, tanto che sembra esso stesso generare sia la tela sulla quale è stato steso, sia la luce che si irradia così dal dipinto, sottolineando l’armonia della composizione. In conseguenza la raffigurazione, spesso vicina al figurativo e al naturalistico, sembra perdere i connotati realistici, ammantandosi di algide atmosfere e delicate movenze lontane dal tempo e dallo spazio, che catapultano l’immagine dipinta in una dimensione astorica e ageografica. Si compie così un viaggio iperbolico dove per un attimo si è sollevati da terra e si viaggia spensierati con l’immaginazione. Solo soffermandosi attentamente, e tralasciando il colpo d’occhio, si arriva a scorgere, tra queste opalescenze, il soggetto, che si manifesta in tutta la sua compiutezza e bellezza. Scorrendo l’opera di Barbieri, si palesa, vista anche la sua ampia conoscenza della storia dell’arte, una personalità tutta protesa a carpire i segreti della pittura per potersi così estraniare dal mondo che lo circonda, dalla turbolenta contingenza, e ritrovare, come afferma egli stesso, un attimo di silenzio e poi... la vita.
Siro Perin
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