domenica 30 agosto 2009

Economisti (?)

Gli economisti sono sotto attacco da più parti. La prestigiosa rivista Nature ha invocato la necessità di una “rivoluzione scientifica” in economia, riconducendo l’ incapacità degli economisti di “prevedere e evitare le crisi” al loro aver assunto il mercato ad idolo, ed accusandoli di fare propaganda piuttosto che scienza. Sono accuse pesanti, su cui essi devono dire qualcosa. Il Sole–24 Ore ha iniziato un dibattito con un editoriale “a discarico” di R. Perotti (23 novembre), proseguito poi con interventi molto critici sullo stato della professione – in particolare uno di Roberto Artoni del 26 novembre.
Che la crisi abbia suscitato questo confronto è senz’altro positivo. Mai come nell’ultimo decennio infatti gli economisti liberisti avevano monopolizzato l’informazione. Usando la vecchia tecnica dei frequenti complimenti e citazioni reciproche, sono riusciti a dare l’impressione anche a lettori avveduti che un pensiero unico accomunasse tutti gli “economisti seri”. Il punto importante non è tanto quello degli errori di previsione, ma le storie che questi “economisti seri” son venuti raccontandosi e raccontando ai malcapitati lettori, nei loro editoriali e nei loro libelli. Sostenevano che la liberalizzazione finanziaria avesse fatto mirabilie, che “metà della crescita della produttività degli Stati Uniti è dovuta al settore finanziario”, e che quindi l’enorme ricchezza di cui questo settore riesce ad appropriarsi è giustificata dal suo benefico effetto sulla crescita del prodotto: le rendite non si anniderebbero nei colossali compensi dei dirigenti del settore finanziario, ma tra i lavoratori che guadagnano 1000-1500 euro al mese, e che godono del “privilegio” di un posto di lavoro con qualche tutela.
Dopo tutti i loro peana al liberismo quegli economisti, dimenticando tra l’altro di aver spesso vantato gli effetti espansivi della riduzione della spesa pubblica, hanno firmato spaventati appelli perché il finora esecrato Leviatano intervenisse a levare le castagne dal fuoco, con un aumento di spesa pubblica che potrebbe essere vertiginoso: il piano britannico per i salvataggi bancari, a cui tutti sembrano ispirarsi, ha stanziato l’equivalente di 600 miliardi di euro, pari a quasi la metà del PIL italiano, o, se si vuole, pari a circa 4 volte quanto speso annualmente dall’INPS per le pensioni. Ma chi ha dimenticato che quegli stessi economisti fino a ieri additavano all’opinione pubblica come una grave minaccia un possibile aumento della spesa per pensioni di un paio di punti di PIL (la famigerata “gobba”)?
Qualcuno di essi sta oggi iniziando a rispolverare Keynes. Ma se avessero letto Keynes avrebbero forse avuto qualche remora nei loro inni al “contributo” della finanza alla crescita – che appaiono tragicomici oggi che il contribuente è chiamato a pagarne i disastri. Keynes, che era un grande economista e un grande speculatore, paragonava lo “scommettere a Wall Street” allo scommettere alle corse dei cavalli, sostenendo che entrambi servivano solo a dare l’illusione di potersi arricchire senza far nulla, ma che era preferibile andare alle corse dei cavalli, perché così almeno si prendeva un po’ d’aria.

prof. Dario de Vivo

sabato 29 agosto 2009

Lino Epifani

L’opera artistica di Epifani é da ritenersi come una esposizione della sua concezione morale dell’Arte e del suo percorso filosofico, attraverso il supporto sia pittorico sia scultoreo. Egli ritiene che la rappresentazione soggettuale abbia uno scopo simbolico, tanto da rendere l’opera pregna di plurimi significati che dal realismo, o meglio dai molteplici realismi apparenti, ci conducono in una astrazione mentale basata sul ragionamento e sulla propria interiorità. Questa sua dimensione concettuale si avvicina notevolmente alla Teoria Metafisica di G. De Chirico (del quale egli ha conosciuto l’opera e l’amicizia). Purtuttavia essa si caratterizza in senso prettamente individuale ed esclusivo per Epifani, concretizzandosi in una personale concezione dell’idea di atmosfera: non una dimensione temporale in senso atmosferico, ma una condizione esistenziale e soprattutto psichica. Altro elemento che accentua questa dimensione introspettiva, e che traspare vividamente dalle sue opere, è la matrice etnico-pittorica, attuata attraverso un uso sapiente dei colori e della limpida solarità della Grecia. Riassumendo, si può affermare che l’opera d’arte per Epifani è da intendersi come una sorta di gioco artefatto, o di confronto antitetico, tra l’uomo e il mondo che lo circonda, con il quale egli interagisce. Ecco dunque che il quadro, come ad esempio le sue nature morte, é spesso separato tra raffigurazioni di interno e di esterno: così l’interno é da intendersi come la mente dell’Uomo che, attraverso gli occhi ideali rappresentati da finestre o aperture, scruta l’esterno, ovvero la natura che lo circonda e gli provoca pensieri e riflessioni, che vengono materializzati sulla tela sottoforma di strani oggetti o frutti, come avveniva nel medioevo, in grado di fornire una doppia verità sia visiva sia metaforica. Oltre al valore concettuale che esse contengono, le sue sculture e i suoi dipinti sono da considerarsi anche come gli archetipi del bagaglio culturale dell’artista: egli unisce alla sua squisita capacità manuale una seria ricerca di recupero e uso di tecniche di esecuzione, di materiali e talvolta di supporti, spesso lasciati in disparte nel mondo dell’arte contemporaneo. E’ indispensabile per un artista se vuole ampliare il più possibile la sua libertà espressiva, possedere un retroterra intellettuale e formativo che gli permetta di fare ciò. Epifani, con il suo approccio pratico ma soprattutto teorico, come un moderno Cennino Cennini, indica proprio l’aspetto didattico come il più rilevante: viene posta in risalto perciò l’importanza che la tradizione e il passato hanno sull’Arte attuale, e più di ogni altra cosa su quella di domani.

Siro Perin

mercoledì 26 agosto 2009

Semplice Timer da 5 a 30 minuti

In questi giorni ho avuto la necessità di disporre di un timer regolabile per mantenere in funzione un dispositivo a 230V per alcuni minuti, trascorsi i quali tale dispositivo doveva spegnersi. Ho subito pensato di realizzare un super timer con microcontrollore, display, pulsantiera, interfaccia RS232 e relativo programma di gestione tramite PC, ma poi mi sono chiesto: ne vale veramente la pena? Data la necessità e l'urgenza ovviamente no! Ho quindi rovistato nei miei schemari e ho trovato questo bel timer analogico che utilizza il sempre valido NE555, e che consente, tramite un commutatore, di selezionare un tempo di mantenimento da 5 a 30 minuti con passi di 5 minuti. 5 minuti è stato anche il tempo necessario per la sua realizzazione, recuperando i componenti dai vari barattoli di ciarpame che popolano i miei labs. Alla fine ho fatto fronte alla mia necessità in modo molto semplice, senza coinvolgere super-componenti e dilapidare ore di progettazione e costruzione. Riporto lo schema:

lunedì 24 agosto 2009

Paper Model - Pterosauro

Oggi ho provato a realizzare lo scheletro di un dinosauro volante sfruttando i piani di costruzione dei puzzle 3d di compensato. Ho stampato le sagome dei pezzi su un cartoncino colorato abbastanza robusto (200 gr/mq), li ho ritagliati e assemblati: il risultato lo si può vedere nelle foto seguenti. Il bello è che non è necessario usare la colla per far star assieme i pezzi: sono sufficienti le piccole fessure che fungono da incastri. Per chi volesse costruirne un esemplare riporto il link di un file pdf che ho realizzato, contenente i disegni delle sagome in due diverse dimensioni.
Pterosauro




domenica 23 agosto 2009

Nikolaj Gogol' - Le anime morte [1842]


Tutto, nelle Anime morte, è sotto il segno di questa degradante e ormai diabolica trivialità, ma il vero seppure più segreto campione ne è Cicikov, il signore di mezza tacca le cui maniere sono così anonime nella loro squisita affabilità, le parole così attente a non esprimere nessuna opinione, le sembianze così accuratamente levigate, che la sua tonda silhouette, pingue monumento vivente alla legge del comm 'il faut, si spalanca ad allegoria del vuoto e del non essere: è una liscia, gradevole sfera che contiene il nulla.

Le anime morte (Nuovi oscar classici)

sabato 22 agosto 2009

Recensione del CapasoBlog su Paper-Replika


Questa mattina mi è giunta la bella notizia che il mio modellino di HC-130 Hercules US Coast Guard è stato pubblicato nello splendido sito Paper-replika.com, sito che sta diventando sempre più un punto di riferimento per il paper-modellismo free a livello mondiale. Devo dire che questo fatto mi rende particolarmente orgoglioso, anche perché ho notato un notevole incremento delle visite al CapasoBlog. Spero di avere tempo nei prossimo giorni per realizzare qualche atro bel modello made in Paper-replika.com.

giovedì 20 agosto 2009

Paper Model - Ansaldo-Fiat Carro Veloce CV35 - L3

Oggi ho trovato il tempo per pubblicare alcune foto della mia ultima fatica modellistico-cartacea: un veicolo da guerra Ansaldo-Fiat Carro Veloce CV-35 (L3) in versione lanciafiamme costruito intorno al 1930. Devo ammettere che questo modello mi ha davvero impegnato molto, soprattutto per l'elevato numero di pezzettini che lo compongono: circa 300, alcuni dei quali veramente piccolissimi, come le maniglie dei portelloni e le cremagliere di cingoli. La scala è circa 1:10 ed il tank risulta essere lungo circa 32cm. Questo è il secondo papermodel di mezzo corazzato che realizzo e rispetto al precedente Tiger I c'è stato decisamente un bel salto di qualità. In rete si trovano parecchie informazioni relative a questo mezzo che è stato impiegato su molti fronti come quello della Guerra Civile spagnola, Nord Africa e in altri scenari europei: riporto alcuni links:
http://it.wikipedia.org/wiki/CV33
http://en.wikipedia.org/wiki/L3/35
http://www.regioesercito.it/mezzi/cvl3-35.htm















lunedì 17 agosto 2009

I Moduli Tracker

Durante questi gommosi pomeriggi agostani mi è capitato di riascoltare alcuni brani musicali in formato .mod ovvero i Moduli Tracker. Per me è stato un suggestivo tuffo nel passato perché diversi anni fa (circa 18...) ascoltavo e scambiavo una enorme quantità di questi files, un po' come si fa oggi con i più moderni MP3. Mosso da curiosità e nostalgia sono andato a rovistare nei miei archivi ed ho scovato un pacco di dischetti floppy da 1.44MB contenenti tutti i players e le varie utility che ero riuscito a raccogliere in quegli anni. Ovviamente tutto questo software girava sotto DOS ed era in modalità testuale; in una directory ho addirittura trovato lo schema elettrico per realizzare un DAC da collegare alla porta stampante, in modo da permettere l'ascolto dei brani anche se si era sprovvisti di scheda audio (siamo intorno al 1991: a quel tempo la Sound Blaster era una periferica molto opzionale). Le versioni di questo circuito erano due: una con un "costoso" DAC integrato ed una versione più economica realizzata con una scala di resistenze tipo R-2R. Ricordo ancora lo stupore nel momento in cui collegai l'interfaccia audio appena costruita all'amplificatore della mia chitarra e feci partire un file .mod: rispetto al PC-Speaker eravamo su di un altro pianeta! I programmi che andavano per la maggiore erano ModPlay, Visual Player, FastTracker Pro, Pro Tracker, ModEdit che permettevano di ascoltare i files musicali, con l'aggiunta di qualche effetto visivo, ed anche di editarli, consentendo a chiunque di fare musica col PC senza bisogno di costosa strumentazione MIDI. Il vantaggio di questo formato audio è che al suo interno incorpora, oltre alle partiture (pattern), anche i campioni degli strumenti che le devono suonare (sample). Il software che deve interpretare questi files, detto Tracker, si comporta come un sequencer midi riproducendo cioè le note presenti nelle 4 tracce costituenti il brano con gli strumenti corrispondenti, generando, battuta per battuta, le note da suonare. Il formato prevede inoltre vari effetti come il vibrato, il portamento, il volume, l'arpeggio, ecc. Storicamente questo formato è stato sviluppato per il Commodore Amiga, con l'intento di offrire un efficace supporto per le colonne sonore dei videogiochi, ma ben presto si estese a molte altre piattaforme, compreso ovviamente il PC.
Ho voluto valutare la situazione attuale di questo formato musicale e con grande piacere ho constatato che si continua ancora a sviluppare questo tipo di musica, con ovviamente tutte le migliorie introdotte dagli odierni ambienti operativi. Ho trovato ad esempio un bellissimo player/editor di files tracker: ModPlug scaricabile gratuitamente dal sito di SourceForge.net. Inoltre in rete si trovano molti database che raccolgono canzoni in formato tracker, come ad esempio il fornitissimo ModArchive, dove sono riuscito a trovare parecchi vecchi brani semplicemente ricordandomi porzioni di nome del file.
Riporto infine un simpatico video deve si può "vedere" ed ascoltare un brano realizzato esclusivamente con i suoni di Windows XP e dal quale si può evincere cosa sia possibile creare con questo valido formato musicale.

giovedì 13 agosto 2009

Paper Model - Vacationer

Come anticipato in un post precedente, ecco completato un modello di Vacationer sponsorizzato dalla Capaso Labs MicroSystems 2. Questa volta il montaggio è stato più accurato e sono stati evitati un bel po' di errori commessi nella realizzazione del modello di prova. Riporto nuovamente i link per scaricare il progetto e per vedere alcune foto del natante dal vero:
http://custompaperpocketyachts.k-j-g.com/
http://www.stevproj.com/IntroVacPg1.html








mercoledì 12 agosto 2009

Montblanc Meisterstuck

Oggi ho sostituito la ricarica di inchiostro e ho fatto un po' di manutenzione alla mia penna a sfera Montblanc Meisterstuck P164. Anche se non la uso spesso, è sempre un piacere scrivere con uno strumento così prezioso ed elegante. Mi piacerebbe avere anche la stilografica della stessa serie: chi la possiede mi ha riferito che si tratta davvero di un bell'oggetto. Wikipedia contiene alcune informazioni su questa azienda tedesca specializzata in strumenti per scrittura:
http://it.wikipedia.org/wiki/Montblanc_(impresa)

lunedì 10 agosto 2009

Paper Model - Vacationer [Prototype]

Oggi ho realizzato il mio primo paper model di natante: un esemplare di Vacationer in scala 1:32. Il soggetto in sé non è che mi abbia particolarmente colpito, ma l'aspetto che mi ha mosso a costruire questo paper model è che c'è una bella vela bianca. Ho infatti intenzione di utilizzare questo modello, ed in particolare la superficie della vela, per riprodurre dei loghi o delle scritte a mio piacimento, ottenendo così un simpatico gadget promozionale. Al momento ho solo provato a realizzare una versione di prova del modello allo scopo di saggiarne la difficoltà realizzativa e soprattutto il tempo necessario al completamento: devo dire che non è proprio di semplicissimo montaggio, ma in una serata si riesce a terminare tutto.
Il modello è scaricabile seguendo il link:
http://custompaperpocketyachts.k-j-g.com/
Per chi fosse interessato a vedere la barca dal vero è disponibile questa pagina web:
http://www.stevproj.com/IntroVacPg1.html





sabato 8 agosto 2009

Albert Camus - Lo straniero [1942]

Questo è uno dei più celebri romanzi scritti da Albert Camus: narra la storia di uomo che, per una serie di sfortunati eventi, diviene assassino involontario, lungo un excursus che lo porterà alla prigione e alla condanna. Uno dei tratti più caratteristici del protagonista è l'indifferenza: egli sembra quasi non avere idee proprie, nel senso che di fronte ad una scelta non prova interesse né per l'una né per l'altra opzione; nella vita l'amore e l'odio, la felicità e il dolore divengono per lui solo aspetti di un tutto annoiante e tedioso. L'unico vero impeto sentito che avrà sarà di fronte all'ipocrisia che, in limine mortis, vorrà convertirlo ad una fede che non ha mai posseduto né può essere succedanea della vita che gli viene negata. Il protagonista è uno straniero nella vita proprio per la sua particolare peculiarità, cioè il non schierarsi, il non scegliere, il non prediligere; ma sarà proprio questa sua caratteristica che lo renderà sommamente spregevole di fronte alla società, conducendolo attraverso un cammino meccanico, inesorabile e prestabilito verso la sua fine. "Lo straniero" è un romanzo superbo, duro e rattristante per molti aspetti, ma sublimamente pregevole nei contenuti. E' un'opera che riesce nell'intento di far riflettere il lettore, ed è in grado, pur nella sua brevità, di asserire idee profonde e meditate.

Quando si legge “Lo straniero” di Albert Camus si è proiettati in uno strano silenzio. Fin dalla prima, famosa frase, “oggi la mamma è morta”, è chiara la cifra stilistica dell’assurdo. Mersault, il protagonista, non parla né piange; al funerale della madre fuma una sigaretta. Non ci è dato sapere il perché: non è importante. Ogni gesto di Mersault è un universo a sé, intagliato in quelle frasi che Sartre giudicava perfette, delle isole, e l’apparenza sensibile che ne affiora vale più dei principi esplicativi. Termina la prima parte. Il deserto, il terribile sole a picco, lo sciabordio delle onde: l’apice della sensualità mediterranea, il primo e fatale rumore del libro. Quattro secchi spari. Mersault uccide un arabo. Comincia il processo, di nuovo nel silenzio: la solitudine della cella, l’impossibilità di capire. Mersault potrebbe salvarsi. Solo, non ha da offrire alla Legge la consequenzialità che essa richiede. Il rifiuto di falsificare le realtà emotive è il nocciolo dell’assurdo di Camus: un urlo selvaggio che non ha bisogno di essere emesso, la cui forza esplode per colui che tende l’orecchio a questo insolito silenzio. Ai redentori viene offerta una verità negativa, la sola che conti per Mersault. Il suo grido interrompe per l’ultima volta il silenzio del libro. La catarsi è avvenuta: “come se quella grande ira mi avesse purgato dal male, liberato dalla speranza, davanti a quella notte carica di segni e di stelle, mi aprivo per la prima volta alla dolce indifferenza del mondo”.

Lo straniero (I grandi tascabili)

venerdì 7 agosto 2009

Paper Model - HC-130 Hercules US Coast Guard

Oggi sono riuscito a pubblicare alcune foto dell' ultimo modello cartaceo in forza allo Squadrone del Capaso: un Lockheed HC-130H Hercules in dotazione alla Guardia Costiera americana. I disegni sono stati recuperati dal bellissimo sito Paper-replika.com, dove però devo segnalare due errori nei pattern: il primo relativo al pezzo numero 16 (fusoliera), dove mancano le linguette sul lato sinistro e il secondo che interessa il timone di coda, dove manca un pezzetto di colorazione rossa, facilmente risolvibile con un colpetto di pennarello. Un altro problemino consiste nel fatto che le istruzioni di montaggio non erano disponibili al momento della realizzazione, il che ha reso un po' più complicato il lavoro. Il modello è stato progettato in scala 1:100 e quindi, una volta terminato, risulta lungo circa 27 cm. Ho inoltre realizzato una base color asfalto prelevando il modello dallo stesso sito, ma relativo al progetto di un F-18 della pattuglia acrobatica statunitense. Riporto inoltre un paio di foto di un modello dello stesso velivolo realizzato in plastica: come si può vedere le differenze con quello di carta non sono poi così abissali.
















Il modellino di plastica: