Il malinconico e delicato romanzo breve La leggenda del santo bevitore viene considerato il testamento spirituale del grande scrittore ebreo austriaco, e forse anche una triste visione profetica della sua fine, avvenuta pochi giorni dopo la stesura, ma, nonostante la tristezza dello sfondo, è impossibile non lasciarsi catturare dall'ingenua simpatia del protagonista. La storia, la cui atmosfera narrativa evoca sia la leggenda quanto la fiaba, racconta l'irreale avventura di Andreas, un solitario e romantico vagabondo francese disoccupato e spesso ubriaco, che vive sotto i ponti di Parigi, iniziata nel momento in cui egli riceve in dono da un gentiluomo sconosciuto una discreta somma di denaro, promettendo al donatore di restituirla, dopo averne fatto il miglior uso, alla chiesa di Santa Maria di Batignolles. L'evento provoca il susseguirsi di diverse situazioni casuali e miracolose al contempo, in cui spesso Andreas viene coinvolto, aiutato da un destino insolitamente generoso, trovandosi più di una volta ad avere in suo possesso denaro a sufficienza per saldare il debito e per cambiare vita, ma altrettante volte si lascia distrarre e catturare dalla ricomparsa di antichi amori e vecchi amici. Solo pochi istanti prima di morire, Andreas riuscirà finalmente, a suo modo, ad offrire a Santa Teresa il denaro del debito.
La leggenda del santo bevitore. Racconto (Piccola biblioteca Adelphi)
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