Giuliano Negretto infonde alle sue pitture una dimensione prettamente filosofica. Il colorismo, fluttuante e libero, si unisce allo spazialismo, e talvolta ad altri elementi, per divenire identificazione moderna del conoscere e del sapere. Le armonie, i calligrafismi e le raffinatezze soggettuali, fondendosi a quelle concettuali, evidenziano la profonda dimensione etica e culturale dell’artista, volta a decodificare il mondo attraverso l’impronta pacata, ma puntuale, dell’intellettualità. Si osservi “La città ideale”, opera che si ispira al titolo della mostra, in cui la rappresentazione concentrica del colore, ci fa balenare subito alla mente il concetto, e soprattutto il bisogno, di una città a misura d’uomo dove tutti i problemi contingenti siano risolti.
prof. Siro Perin per il CapasoBlog
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