Nessuna passione ha tante sfaccettature e manifestazioni come l’ira: accanto all’ ira cattiva, ingiusta, rozza, burbera, becera ci sono l’ira buona, giusta, saggia, santa, raffinata e persino l’ira di Dio (o "iradiddio"). In ogni caso, bisogna riuscire a eliminare ogni eccesso, perché in tutto l’uomo deve tendere all’equilibrio e all’armonia, dice Seneca in questo dialogo composto intorno al 40. Dietro Novato, il dedicatario del dialogo, si nasconde egli stesso, in un amletico ondeggiare tra due poli, in bilico tra un’esigenza razionalistica ed una mistica, fra il controllo e l’affermazione delle passioni. Non avere vizi non è un merito: è un merito saperli dominare, e impedire loro di offuscare la serenità del nostro giudizio.
L'arte di non adirarsi. Testo latino a fronte. Ediz. integrale (Grandi tascabili economici)
Nessun commento:
Posta un commento