Composta negli anni dell'assidua frequenzatazione di Richard Wagner, quest'opera, che ripercorre in maniera originalissima le vicende della tragedia greca, non costituisce soltanto un'interpretazione divenuta oramai classica di quelle lontane fondamenta della tradizione occidentale, ma soprattutto una diagnosi complessiva di ciò che la Grecia ha rappresentato, fra luci e ombre, nella formazione della civiltà europea. Secondo Nietzsche, la tragedia greca è il risultato della sintesi dell'elemento dionisiaco (che si esprime mirabilmente, fra l'altro, nella musica) e dell'elemento apollineo, ossia di quello che si manifesta in forma definita e ordinata nella vicenda dell'eroe. Ma già col teatro di Euripide il razionalismo di Socrate avrebbe fatto decadere tale suprema forma d'espressione artistica, con la conseguente decadenza progressiva dell'Occidente e della sua cultura.
La nascita della tragedia (Piccola biblioteca Adelphi)
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