mercoledì 5 dicembre 2007

Capaso LC Meter: Capacimetro / Induttanzimetro digitale


Questo articolo ha lo scopo di riunire tutta una serie di notizie ed idee relative alla costruzione di un induttanzimetro digitale basato su micro controller. Infatti molte sono le fonti che trattano questo argomento, soprattutto a livello hobbistico, ma a volte le informazioni fornite risultano insufficienti o confuse. Le varianti implementative di questo utile strumento sono innumerevoli e spaziano dalla versione con strumentino analogico a quella che coinvolge l'uso del PC. La realizzazione trattata in queste righe è basata su un uC tipo PIC 16F84 con lettura su display LCD alfanumerico.
Come accennato, in rete e sulle riviste specializzate si trovano moltissime altre versioni di questo tipo di realizzazione, basate su diversi tipi di uC (PIC, AVR, Motorola, ecc.) e la scelta di utilizzare un PIC 16F84 è stata dettata dal fatto che per questo micro ho trovato innumerevoli versioni di firmware e perché risulta essere il micro forse più conosciuto e sicuramente quello di più facile reperibilità.
Il metodo di misura adottato è noto come metodo dello slittamento ed è un metodo di misura indiretto, ovvero quello che viene effettivamente valutato dallo strumento non è il valore dell'induttanza, ma la frequenza di un oscillatore che dipende, con una legge ben precisa, dal valore della grandezza da misurare (nel nostro caso l'induttanza). Questo metodo verrà descritto con maggior dettaglio nel seguito dell'articolo.
Un'altra importante caratteristica di questo strumentino è, data la natura del metodo di misura, di consentire anche la valutazione di capacità incognite. Il firmware che ho collaudato, e sul quale ho basato lo sviluppo dell'intero progetto, consente di misurare induttanze (L) o capacità (C) tramite l'impostazione di un commutatore a levetta.
I range all'interno dei quali lo strumento è in grado di fornire valori di misura con una precisione del 1% sono:

- Capacità: 0,1 pF .. 100 nF
- Induttanza: 10 nH .. 100 mH

Per i particolari costruttivi vedi l'articolo completo:
http://www.webalice.it/capaso/PROGETTI/LC_METER/LC_Meter.htm

79 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono contento di aver trovato un progetto in italiano di un LC METER, in rete ce ne sono tanti ma tutti in inglese. Grazie alla foto dello stampato e alle spiegazioni e' stato facile realizzarlo anche se non con alcune difficolta' che grazie all'autore del sito sono riuscito a superare, ho realizzato cosi' uno strumentino sempre utile nel laboratorio. Voglio inoltre sottolineare la disponibilita' dell'autore che ha mostrato grande perizia e professionalita' nelle varie email scambiate.

Nicola

Anonimo ha detto...

Strana o casuale la somiglianza del progetto a quello nel sito
"electronics-diy.com/lc_meter.php",è uguale persino lo schema!!!

Anonimo ha detto...

Non credo la somiglianza sia casuale, ma i meriti di Capaso sono di aver ideato lo stampato, di averlo provato e quindi condiviso. Non mi pare poco.
Roberto

Anonimo ha detto...

Apri gli occhi Roberto,non parlo dello stampato che è molto semplice,ma del progetto in se stesso......Facile copiare dal Web,lo stesso progetto l'hanno gia fatto più siti...naviga e vedrai perchè ciò che dico è dimostrato.
Kimera

capaso ha detto...

Mi pare che se qualcuno DEVE APRIRE BENE GLI OCCHI, questi sia proprio Kimera, perche' evidentemente NON HA LETTO in modo ATTENTO quanto scritto nell'articolo e nel post dedicati all' induttanzimetro.
Io, infatti, NON HO MAI RIVENDICATO LA PATERNITA' di questo progetto, ma il mio intento era quello di raccogliere e condividere un po' di informazioni a beneficio di chi si fosse cimentato nella realizzazione di questo utile strumento, pensiero ben evidenziato gia' nelle prime righe del post. Sono ben conscio che di versioni di firmware che si adattano a questo circuito ve ne sono molte in rete (solo io ne ho scovate 3 differenti) e che lo schema e' riportato su numerose pagine web, ma ha descritto i particolari della mia realizzazione per evitare allo sperimentatore di incappare nei soliti problemini che immancabilmente si presentano quando si realizzano le cose a livello amatoriale.
Ho ritenuto inoltre istruttivo riportare due note sul metodo che sta alla base dello strumento, sperando che qualcuno con molto piu' tempo a disposizione del sottoscritto, si sentisse stimolato a rivedere o migliorare il tutto, magari condividendo qualche sorgente.
Infine, mi piacerebbe che i commenti avessero una intonazione piu' costruttiva.
Un saluto a tutti dal Kso!

Anonimo ha detto...

Ho realizzato l'ottimo progetto di Capaso "L-C Meter con PIC 16F84". Lo strumento ha funzionato correttamente fin da subito, ma la precisione della misura della capacità risultava piuttosto scarsa; la misura risultava del 10-12% inferiore del reale. Grazie alla competenza del Capaso, intervenendo sui condensatori C6 e C7, ho potuto tarare lo strumento in maniera più che soddisfacente. In particolare nel mio caso ho eliminato c7 da 100pF e portato C6 da 56pF a 47pf. Ora tutto funziona alla grande.Grazie ancora a Capaso per la sua gentilezza e disponibilità.
Giovanni

Anonimo ha detto...

scusate se mi intrometto, ma sono un po' "duro" a capire le cose..innanzitutto ringrazio l'autore per l'interessante articolo. volevo chiedere a cosa servono esattamente le capacità C5, C6 e C7 ed il relè. credo di aver capito che servano per la taratura dello strumento, ma non ho ben capito perché.
grazie
.ste

capaso ha detto...

Ciao Ste,
I condensatori c5,6,7 servono nelle misure di capacita'. Mettendo in parallelo la capacita' incognita con l'induttanza da 82uH si riesce a far oscillare il multivibratore e di conseguenza a dedurre il valore di capacita' da misurare. Non riuscendo a recuperare induttanze commerciali con tolleranza inferiore al 5% si mettono in parallelo i condesatori c5,6,7 in modo da "compensare" eventuali deviazioni del valore reale dell'induttanza. Tali valori, come avrai letto nei commenti, si determinano sperimentalmente cercando di trovare la combinazione di valori che consente la lettura di capacita' piu' precisa possibile.
Per quanto riguarda il rele', posso dirti che la sua funzione e' quella di far oscillare il multivibratore con alemeno un parametro noto (Ccal) al fine di auto-calibrare lo strumento. Tale elemento dovrà poi essere scollegato durante le normali fasi di misura di componenti incogniti. Spero di aver chiarito i tuoi dubbi, in ogni caso ti riamndo all'articolo completo.
Un saluto dal Kso.

Anonimo ha detto...

ciao, grazie per la risposta tempestiva..
scusami ma continuo a non capire bene..se abbiamo già a disposizione un condensatore di capacità nota Ccal, a cosa servono C5,6,7? cioè, anche se l'induttanza non è precisa, in fase di calibrazione potrei misurarla (perché conosco la frequenza e la capacità) e utilizzare il valore misurato nei calcoli che eseguo poi per misurare il valore dell'induttanza o del condensatore incogniti. in questo modo non sarebbero necessari i C5,6,7 e il relè. sbaglio?
.ste

capaso ha detto...

Il tuo ragionamento e' corretto, ma costituisce il presupposto di un altro metodo di misura e non quello dello "slittamento" che viene utilizzato da questo strumento. Il rele' serve proprio per far rilevare al micro le differenze di frequenza dell'oscillatore in due condizioni distinte: quando c'e' solo la capacita' nota (Ccal) in parallelo alla induttanza incognita e quando c'e' invece un'ulteriore capatita' in parallelo a Ccal (di valore non necessariamente noto), nello specifico il parallelo di c5,6,7.
Se ad esempio cambi i valori di questi condensatori la lettura dell' induttanza non cambia. Questo metodo ha il vantaggio, rispetto a quello piu' diretto di misurare la frequenza e dedurre poi l'induttanza invertendo la formula (che mi pare sia quello che suggerisci tu), di consentire un range molto ampio di valori misurabili, evitando cioè che l'intervallo di oscillazione sia troppo esteso. Per ulteriori chiarimenti prova a fare riferimento ai passaggetti matematici che sono riportati nell'articolo.
Saluti! Kso

Anonimo ha detto...

perdonami, ma continua a sfuggirmi qualcosa.
facendo riferimento a quello che scrivi nel "metodo di misura" è C2 (che è quello switchato) ad avere il valore noto, che nel tuo schema corrisponderebbe al parallelo dei C5,6,7, mentre nel tuo schema il condensatore di valore noto è Ccal (forse hai fatto un errore nel posizionare lo switch?).
in ogni caso, se non ho capito male, ritornando allo schema di principio, tu hai C2 di valore noto e, tramite F1 ed F2, misuri C1 ed L1; dopodiché non utilizzi più il condensatore C2 e a quanto pare utilizzi anche tu la formula inversa per il calcolo del valore del componente incognito. dunque, cosa cambia se io non monto i C5,6,7 e il relè? in ogni caso ho un condensatore (C1) di valore noto e una induttanza (L1) della quale mi posso calcolare il valore in fase di taratura. da questi, come fai tu, calcolo Cx o Lx.
.ste

capaso ha detto...

Ribadisco ulteriormente che il tuo ragionamento per misurare l'elemento incognito a partire dalla lettura di frequenza (una sola) e di un elemento di valore noto è formalmente corretto.
Confermo inoltre che lo schema di principio e quello elettrico non sono coerenti, ma la sosanza rimane invariata. Il fatto cruciale è che questo metodo cerca di valutare le differenze di comportamento dell'oscillazione al fine di minimizzare gli errori introdotti da eventuali componenti parassite: analizzando due situazioni diverse dove il discrimie è la presenza o meno dell'elemento incognito, la misura (indiretta) di quest'ultimo risulta affetta da minore errore.
E' importante tener presente che il firmware del pic implementa esattamente questo metodo e non altri, quindi se non si prevedono il rele' e gli altri componenti, difficilemente lo strumento è in grado di fornirti dei valori di misura corretti. Se vuoi puoi provare ad omettere tali componenti e valutare cosa risponde: io non l'ho mai fatto ma potrebbero emergere risultati interessanti. Spero di esserti stato d'aiuto.
Kso

Anonimo ha detto...

forse è vero che usando il firmware che proponi senza montare i C5,6,7 e il relè non funzionerà molto (o forse funziona ugualmente perchè calcola che il parallelo di C5,6,7 è nullo), ma a me quello che interessa è capire come funziona.
ora, mi confermi che i C5,6,7 e il relè vengono usati solo in fase di taratura (o vengono usati anche in fase di misura)? perchè se è così la precisione con cui calcoli il valore di questo parallelo è comunque data dalla precisione con cui conosci il valore di Ccal. in ogni caso non credo che in questo modo si possano calcolare eventuali componenti capacitive parassite (oppure spiegami come viene fatto che io non l'ho ancora capito), mentre le eventuali componenti parassite induttive vengono comunque valutate.
dici che il metodo valuta le differenze di comportamento dell'oscillazione, che intendi con questo? che in fase di misura si eseguono due misure, una con C5,6,7 inserite e l'altra no? se è così, poi cosa ci fai con i risultati di queste misure?
.ste

capaso ha detto...

I condensatori C5,6,7 vengono usati nella fase di misura (assieme a Ccal: sono in parall.), mentro il solo Ccal viene utilizzato in fase di calibrazione.
Per "comportamento" dell'oscillatore intendo semplicemente la valutazione della sua frequenza.
Kso

Marcello ha detto...

Ringrazio ancora Capaso per la sua gentilezza e disponibiltà. I consigli che mi dato si sono rivelati preziosi per l'immediata realizzazione dell' LC Meter

Anonimo ha detto...

Ciao,chiedo una delucidazione sulla programmazione del pic.Come devono essere impostati i fuses?Di default l'hex fornito è impostato su oscillatore HS,ma il quarzo è da 4Mhz,quindi non dovrebbe essere XT?

capaso ha detto...

Anche se impostato su HS il quarzo oscilla comunque. Per sicrurezza puoi anche settare il fuses a XT.
Ciao!

Unknown ha detto...

Kiedo scusa per la banalità del mio commento ma volendo costruire l'apparekkio dove trovo il firmware per il PIC? Grazie. Luciano

capaso ha detto...

Ciao Luciano, tutto il materiale per la realizzazione lo trovi alla pagina seguente:

http://www.webalice.it/capaso/PROGETTI/LC_METER/LC_Meter.htm

Kso

Unknown ha detto...

Grazie... :D

Pino ha detto...

Ciao Emiliano, ho finalmente realizzato l'LC meter ed il tutto va molto bene, ho però notato che l'uso del transistor PNP, che pilota il relè di calibrazione, obbliga l'uso del contatto di riposo (normalmente chiuso a relè non alimentato) e quindi il relè rimane sempre alimentato e questo comporta un maggiore consumo della batteria se usato in portatile.
Dimmi se mi sfugge qualcosa...
Ciao, IV3GFN Pino

capaso ha detto...

Ciao Pino, mi fa molto piacere che tu sia riuscito a realizzare lo strumento! Per quanto riguarda il transistor, non si tratta di un PNP ma di un NPN (bc237). Se il funzionamento previsto dal progetto non ti soddisfa, ti consiglio di mettere effettivamente un PNP e di scambiare i contatti del rele' (da nc a no e viceversa). In questo modo la logica del pic non cambia ma ti ritrovi il rele' normalmente diseccitato consumando così meno energia.
Salutoni
Capaso

Pino ha detto...

Grazie Emiliano, è stato un "refuso" l'aver indicato il PNP, mi conforta sapere che la mia analisi era corretta.
73 Pino

Anonimo ha detto...

Ho realizzato anch’io l'ottimo progetto "L-C Meter con PIC 16F84"e ne sono soddisfatto: se non fosse stato per una mia dimenticanza nel saldarlo dovuta alla fretta avrebbe funzionato al primo colpo! Ho avuto qualche problema con la retroilluminazione del display ma ciò era dovuto al display stesso. In sostanza, indipendentemente dal contatto J3, il display era comunque sempre retroilluminato. Ciò era dovuto a collegamenti presenti nel c.s. del display: interrotta una pista, tutto si è messo a funzionare a dovere per cui attenzione perché non tutti i display che si trovano “in giro” sono compatibili..
Un ringraziamento a Capaso per il prezioso scambio di mail.
Enrico

capaso ha detto...

Per vedere le foto di alcuni strumenti realizzati dai lettori del CapasoBlog seguire il link:
Foto LC Meter realizzati

Anonimo ha detto...

Io non ho ancora capito come funziona, ma lo schema di principio e lo schema del LC-Meter non sono equivalenti vero?
Potresti spiegarmi bene come funziona (coi nomi reali come nello schema) cosi da poter creare io il firmware per il pc?
grazie mille

Anonimo ha detto...

Hi Capasa, I was trying to build the LC meter, but faced some problem. please help.
1. LCD displays only 8 characters block. no char displayed.
2. relay is energized and the NC contacts are open.
3. 7805 IC is getting very hot.
4. The LM 311 is not producing frequency in normal or when pic microcontroller removed.
5. zero press button is ot functioning.
6. the dc resistance of the circuit from the output of 7805 and ground is very low [ about 50 ohm] . I suspect it is due to relay.
7. is there any possiblity i can use BC557 [with relay connection changed from NC to NO] in place of BC237.
I've made the PCB drom the design you ahve uploaded. Thanks for your meter schematic.
- S.G.

Anonimo ha detto...

cosa chip controller LCD stai usando sul display? è HD44780 o qualcos'altro?

capaso ha detto...

Il display deve avere il controller Hitachi HD44780 o compatibile.

Anonimo ha detto...

ciao, ho realizzato con successo lc-meter (dove posso mandare una foto della realizzazione?). con le induttanze funziona perfettamente, mentre con le capacità sbaglia anche del 20% (in meno) ho letto di un altro utente con lo stesso problema che ha risolto cambiando i condensatori, potrebbe funzionare anche con me? come determino i valori? non è che cambiando questi condensatori poi sbaglia per le induttanze?
grazie, comunque OTTIMO LAVORO!

capaso ha detto...

Per aumentare la precisione nelle misure di capacità ti confermo che è sufficiente agire sui condensatori C6 e C7. Purtoppo si devono cercare i valori sperimentalmente, disponendo di uno strumento campione e cercando di trovare la coppia di valori che fornisce il valore più prossimo a quello misurato dallo strumento campione. Nel caso di Giovanni è stato rimosso completamente C7 mentre C6 è stato portato a 47pF dagli original 56pF: potrebbe essere un buon punto di partenza.
Per le foto della tua realizzazione mandale pure alla mail:
capaso@alice.it
Saluti!

Anonimo ha detto...

Ciao capanno sono interessato alla realizzazione di questo progetto, credi sia possibile farlo con un pic 16f819?

Egidio ha detto...

ciao,
complimenti per l'ottimo strumento, è una valida alternativa agli "aggeggi" presenti in commercio.
Continua cosi...
veramente un ottimo lavoro

alla prossima

Saluti
Egidio

Anonimo ha detto...

Ciao amico, eh costruito il vostro disegno LC Meter ma non funziona si può trascorrere il tuo indirizzo email per mostrarvi il mio programma come il relè ha usato era diverso da utilizzare nel vostro sistema e non ho avuto scelta, ma per applicarlo al mio, il relè di utilizzare un mirino a 6V 8A a 8-pin la mia email è mato8523@hotmail.com

Anonimo ha detto...

ciao capaso ottimo progetto ma dato che sono alle prime armi ti chiedo un favore che cose il Ccal che quando lo nomino mi prendono per matto e non lo trvo da nessuna parte ti ringrazio anticipatamente .

roberto..
brask12@hotmail.com

capaso ha detto...

Ciao Roberto, il condensatore Ccal non è altro che un condensatore da 1000pF con tolleranza inferiore o uguale al 5%. Puoi usare anche un condensatore di precisione inferiore, ma in questo caso anche la lettura fornita dallo strumento risulterà meno precisa. Esistono anche condensatori con tolleranza 1% ma sono difficili da recuperare e molto costosi. I condensatori che comunemente trovi in negozio hanno una tolleranza del 10%.
Saluti

Anonimo ha detto...

capaso grazie per la tua risposta quindi se io uso un condesatore
in poliestere siglato 1nj400 dovrebbe andare bene grazie ancora

roberto..

capaso ha detto...

Va bene, ma mi pare che la tensione lavoro di 400V sia un po' alta (e quindi anche le dimensioni del componente): sono sufficienti 50 o 63V lavoro.
Le sigle delle tolleranze, se non ricordo male sono:
M = 20%
K = 10%
J = 5%
Saluti

alex ha detto...

Buona sera Capaso.
Mi accingo a costruire il "marchingegno".
Una precisazione: nella lista dei componenti ci sono due condensatori da 0,1uF marcati come C8 e C9... dove vanno?
E' un errore o sono io in errore (stordito)?
Alessando

capaso ha detto...

Ciao Alessandro, i condensatori C9 e C9 andrebbero collegati in parallelo a C10 e C11 per filtrare meglio l'alimentazione nel caso questa fosse fornita da un alimentatore non stabilizzato: si possono anche omettere.
Saluti.

Anonimo ha detto...

Ciao Capaso stavo per farti anche io la stessa domanda sui due condesatori da 0.1uf ma vedo che hai gia risposto laltra domanda che ti faccio io e questa ,
r9 e diodo led penso di aver capito dove vanno ma il mio problema maggiore e il diodo D1 1n4148
dove lo metto ricordati che sono alle prime armi quindi posso dire stupidate grazie dell'aiuto non vedo l'ora di provarlo :)

Roberto

capaso ha detto...

Ciao Roberto, il diodo 1n4148 (o 1n4001) va messo in serie al positivo dell'alimentazione in modo da evitare danni al circuito se si inverte accidentalmente la polarità. Va messo tra il positivo della sorgente di alimentazione e l'ingresso "+" del lc meter, con la fascetta colorata (catodo) rivolta verso quest'ultimo.
Saluti

Anonimo ha detto...

TI ringrazio capaso sempre disponibilissimo ti faro sapere come finira lavventura ciao..

M.D. della Rocca ha detto...

Ho un problema... ho scaricato il tutto per stampare il PCB, che deve essere stampato a 300 DPI... il problema è che quando vado ad aprire l'immagine con photoshop, è di soli 72 DPI. Puoi cortesemente darmi più informazioni in merito? Grazie mille per l'ottimo lavoro, l'unica cosa difficile da trovare sono stati i condensatori da 56 pF (RS mi ha "fellato").... ancora grazie per aver condiviso l'esperienza di costruzione di questo utile strumentino da laboratorio! ;)

capaso ha detto...

Prova a stamparlo con Paint di windows o con un altro programma che gestisca le gif (che non sia phtoshop).

M.D. della Rocca ha detto...

Ciao, ho stampato il tutto con l'anteprima di Windows... sono riuscito a stamparlo, ma ho avuto non poche difficoltà nel passo degli zoccoli del PIC e del LM: forse ti conviene rifare il master perchè non mi trovavo con il passo, eppure usavo zoccoli standard.

Inoltre, mi trovo con dei "componenti in più"... sulla "serigrafia" (di non facile interpretazione, anche questa forse ti conviene rifarla senza i layout dei componenti, così le scritte sono legibilissime - mentre ora si fatica un pò) ho assemblato tutti i componenti (salvo qualche condensatore di cui sono in attesa e una resistenza da 47 KOhm)... mi trovo con lo stampato praticamente finito (manca il relay e gli switch che monterò a pannello) ed un pò di componenti che mi sono poco chiari, in particolare:

-P1
-Quella "L" vicino allo switch, che pare un diodo ma non si capisce cosa sia
-R9 (dove va??)
-C8 e C9 (dove sono?)

Ti ringrazio fin d'ora per la risposta: il circuito mi sembra molto, molto valido però le note costruttive sono un pò un casino!! ^_^

Grazie mille, come sempre, per l'aiuto e la condivisione!

M.D. della Rocca ha detto...

Altra domanda: sullo schema, sotto al led, cosa è? Il diodo? Io l'ho montato con la fascia nera verso l'alto, è corretto? Grazie Capaso! ;)

capaso ha detto...

- La "L" vicino al commutatore è la induttanza da 82uH.
- R9 da 330 è la resistenza del diodo led montata in verticale che compare sotto il led stesso.
- C8, C9 e il diodo 1n4148 sono utilizzati solo nel caso in cui si voglia alimentare il circuito con un trasformatore: se si usa una tensione continua da 9 a 12vcc non sono necessari (non sono riportati nello stampato).
- P1..P8 rappresentano gli 8 ponticelli da saldare nello stampato nel caso sia monofaccia, da realizzare con del filo rigido.

M.D. della Rocca ha detto...

Grazie mille Capaso!! Ho realizzato il circuito, sono in attesa del relè per ultimarlo... unica domanda: se inserissi nel circuito un trasformatore con ponte di graetz ed un condensatore, diciamo da 2200 uF andrebbe bene poi darla in pasto, raddrizzata al circuito? A stabilizzarla dovrebbe pensarci l'LM7805 giusto? Inoltre il circuito (ancora tutto "aperto") senza switch, mi dà "OVER" sul display... è normale? grazie!!!!!

M.D. della Rocca ha detto...

Ho provato ad inserire sull'uscita un condensatore da 680 pF ma mi rimane sempre OVER... inoltre ho dovuto alettare il regolatore di tensione perchè scalda parecchio, alimentato a 13V... è normale? gracias!! Appena lo finirò, posterò la foto così da arricchire la famiglia! :)

capaso ha detto...

Prima di effettuare una misura bisogna calibrare lo strumento premendo l'apposito pulsantino.
La calibrazione va fatta con i punrali APERTI se si è in misura di CAPACITA' mentre con i puntali in CORTO se si è con il selettore in modalità INDUTTANZA.
Il fatto che lo stabilizzatore scaldi è normale, soprattutto se si lascia per molto tempo l'illuminazione del display accesa.
Ti consiglio comunque di ridurre la tensione in ingresso da 13V a 9 o 8V.
Ciauz!

M.D. della Rocca ha detto...

Ciao Capaso e grazie per le risposte! Volevo chiederti l'ennesima cosa! :) io ho ponticellato per mantenere attiva l'illuminazione display (mi pare J3 se ricordo bene) ma non si illumina il display.... :( da cosa può dipendere secondo te?

capaso ha detto...

Dipende dal tipo di display: alcuni non usano led per la retro illuminazione, ma delle luci tipo neon che per essere innescate necessitano di tensioni relativamente elevate ottenute di solito da un piccolo switching previsto nel circuito che lo ospita. Se invece il display che utilizzi ha la retro illuminazione a led probabilmente questi sono bruciati...
Ti consiglio comunque di documentarti bene sulle caratteristiche del lcd e di fare alcune prove, magari senza collegarlo al lc meter.

alessandro gambi ha detto...

Ho alcune domande se mi potete rispondere:
1-Quando setto la visualizzazione della frequenza mi da due valori diversi se effettuo la misura di L o C.... è normale?
(00023026 per C e 00000001 per L)

2-Trovo un considerevole errore nella lettura delle L. Ho usato quella campione da 82uH 5% e leggo 530uH

3-Per quanto riguarda le C utilizzando quella campione da 1000pF legge 892pF.

alessandro gambi ha detto...

Aggiornamento 1
Eliminando completamente (dopo aver fatto vari tentativi) C6 e C7, con il condensatore campione da 1000pF 1% ho come risultato letto 1.001nF
SUCCESSO !!!!!
Provate altre capacità:
47nF poli = 46.90nF
56pF cer = 59.6pF

Anonimo ha detto...

ciao capaso, complimenti per la pubbblicazione lc-meter.
ho costruito l'oggetto in questione, ho messo 2 condensatori ero 1nf 2,5%, e l'induttanza da 68uh senza i condensatori 100pf e 56pf, al posto del bc237 ho utilizzato un bc337.
in calibrazione ottengo 43708hz,
se misuro un condensatore da 100nf mi da sul display 103,7 nf, se metto un condensatore ero 1nf 2,5%,
mi da 1002 pf, insomma funziona benino.
una cosa mi sembra strana, se commuto in L, mi da over range, ma se misuro un' induttanza da 100uh mi da 106uh.
il tutto funziona ma non mi da sul display l= 00, è normale?

M.D. della Rocca ha detto...

Ciao Capaso! Rieccomi alla carica...

Allora, per il display (la cui retroilluminazione è a LED) non sono ancora riuscito a risolvere, poi vedrò... quello che mi interessa ora è capire come mai ho questo errore...

Io premo il pulsante di calibrazione, mi esce sul display "CALIB" e piano piano si riempie di quadratini completamente neri... e rimane così, a meno che io non smetta di premere il pulsante, nel qual caso mi va su "OVER".....

Una domanda: come funziona la procedura di misura? Attacco direttamente, dopo la calibrazione, il condensatore o l'impedenza alle boccole e in automatico mi restituisce il valore? Grazie mille! ;)

capaso ha detto...

Per la calibrazione va premuto il pulsante e rilasciato immediatamente, non va tenuto premuto per troppo tempo.
Se il selettore è nella posizione C i terminali di misura durante la calibrazione vanno lasciati aperti, mentre se si è nella posizione L durante la calibrazione vanno messi in corto. Dopo la calibrazione è sufficiente collegare il componente nei morsetti di misura e leggere direttamente il valore sul display.
Ciauz!

Luigi Marino ha detto...

Nella misura di induttanze di
valore maggiore di 10mH le
misure sembrano non molto
precise, infatti si hanno
valori più elevati e considerando
anche le tolleranze la precisione
è dell'ordine 3%-5%.
Credo che sia un limite dell'oscillatore con LM311.
Saluti.
Luigi Marino

Davide ha detto...

...giuro, tra poco ci rinuncio e butto tutto nel WC... :( e pensare che ho assemblato circuiti ben più complicati di questo (una logica per CNC e 4 ponti H, tutto perfettamente funzionante).... qualche tempo fa funzionava, ora provo a cambiare LCD e non si vede nulla (quadratini su tutto l'LCD) e l'illuminazione fa uno sfarfallio... provato anche con alimentatore stabilizzato da banco, con ripple di 5 mV, ma niente da fare... provato a cambiare PIC, ma niente da fare.... cosa può essere?

Anonimo ha detto...

Salve Capasso, prima di tutto, i miei complimenti per il progetto e dettagli a corredo, e tutto di facile interpretazione, dopo varie peripezie alla ricerca di un ponte autocostruito, senza risultati soddisfacenti, mi accingo a costruire il suo ponre LCR, avevo già visto il progetto sul sito menzionato ad inizio post, ma lo avevo scartato, mancavano i dettagli di montaggio ed i componenti erano di non facile reperibilità, come al mio solito invece di usare il suo sbroglio, che e già completo, stò ridisegnando il PCB da capo, non per sfiducia, ma solo per capire bene i passaggi, le volevo chiedere:
1) se nel circuito e presente un trasformatore isolato da CS con realtivo ponte, può interferire con le frequenze e dare false letture?
2) il trimmer V1 va settato in quale misura? a calibrazione avvenuta o in fase di essa?
Grazie e ancora complimenti per il suo progetto

Tiziano

Anonimo ha detto...

PS: mi scuso CAPASO
eroneamente o scritto male il suo nome con una S di troppo.

Tiziano

capaso ha detto...

Ciao Tiziano, ti rispondo subito:
1. non c'e' nessun problema a patto che la tensione sia sufficientemente filtrata (basta un condesatore da 470uF)
2. il trimmer non interviene in nessuna misurazione, serve solo a regolare il contrasto del display LCD.
Saluti!

Anonimo ha detto...

Grazie per la sua risposta e gentilezza, appena finito le farò sapere i risultati,
saluti Tiziano.

Anonimo ha detto...

Ciao "Capaso", prima di tutto ti faccio i miei complimenti per il progetto. Vorrei iniziarlo a costruirlo e volevo chiederti se, una volta montato lo stampato e tutti i suoi componenti, occorre fare una prima taratura per il primo utilizzo o se posso già da subito iniziare a fare le mie misurazioni.

Grazie, Andrew.

capaso ha detto...

Ciao Andrew, ti confermo che l'unica taratura da effettuare è il contrasto del display lcd. Per quanto riguarda le misure è già a posto. Saluti

Anonimo ha detto...

Ciao Capaso, avrei esigenza di costruire il tuo lc meter (di cui ti faccio i miei complimenti). Nei commenti precedenti ho letto che hai consigliato ad un utente di utilizzare un transistor PNP invece dell'NPN dello schema per fare in modo che l'intero circuito consumi meno. Visto che io dovrò utilizzarlo prevalentemente con alimentazione a pila, vorrei chiederti se puoi descrivermi la modifica da effettuare per utilizzare un PNP tipo bc557...un'altra domanda: io ho un paio di relè identici a questi -> http://goo.gl/aiYjL dici che andranno bene?
Ti ringrazio anticipatamente,
Egidio.

Anonimo ha detto...

Salve, le scrivo 2 righe in merito al LC meter anche in seguito ai vari commenti letti nel blog, riferiti sempre alla realizzazione del capacimetro-induttanzimetro.
Ho realizzato con successo il circuito anche se ho trovato inizialmente alcune difficolta'. Infatti appena montato il circuito, lo stesso non funzionava e non riuscivo a comprenderne il motivo. Ho usato lo stampato proposto nel Suo sito ma a montaggio ultimato il rele' non effettuava la commutazione. Dopo vari tentativi (sostituzione del transistor credendolo difettoso e sostituzione della resistenza di base con un valore inferiore il rele' comunque non si eccitava) Smontandolo dal circuito stampato ho scoperto che la bobina di quel rele' (colore arancione identico a quello raffigurato nel sito) si eccitava e diseccitava correttamente solo se la tensione di alimentazione fosse fornita al piedino opposto della bobina rispetto al pin da Lei disegnato nel circuito stampato, ovvero ho l'impressione che quel determinato rele' abbia internamente un diodo in serie alla bobina tale da permettere la commutazione solo se alimentato dal pin opposto a quello del circuito. Dopo aver tagliato le piste dello stampato ed invertito i rami di alimentazione, il circuito ha funzionato correttamente. Credo sia un caso particolare ma comunque degno di segnalazione, che puo' essere di aiuto anche agli altri utenti che hanno realizzato il circuito.
Aristide

mimmo71 ha detto...

Ciao a tutti e grazie a Capaso per il progetto.

Anche io come davide ho montato tutto ma il display mi segna solo quadrati neri e non saprei cosa cambiare o cosa testare.
Avete una soluzione

Borys_Hacker ha detto...

salve, trovo interessante questo schema e sono in procinto di realizzarlo per necessità. però prima di procedere ho guardato per bene lo schema ma non ci sono venuto fuori su come collegare l'induttore e il condensatore al relè. avresti voglia di disegnare solo la parte del relè con i suoi collegamenti in maniera più chiara?
grazie per tutto

Anonimo ha detto...

Salve, io ho costruito oggi lo strumentino ma non vuol saperne di funzionare!!! Ho riprogrammato il pic 5 volte ma niente da fare, solo tutti quadratini sul display. Altra cosa strana è che al pin 14 del pic escono solo 3.24V contro i 5v che dovrebbero esserci a rigor di logica. Ho controllato saldature, piste, di tutto senza trovare errori. Aiutatemi perchè ci stò diventando scemo!!

Anonimo ha detto...

scusate, con la copia in bianco e nero mi era sparita una traccia e non avevo collegato bene il pin 14 con la pista dell'alimentazione. Ora il display funziona, solo che continua a darmi uno zero in alto a sinistra, ed in basso a destra 3 quadratini con una freccia ed uno zero. Non cambia nulla qualunque cosa si faccia.

zerba71 ha detto...

Buongiorno Sig Capaso,
stò realizzando lo strumento, ma non trovo l'induttore da 82uH, l'ho trovato da 100, come posso fare si può modificare qualcosa??
Grazie

Anonimo ha detto...

Anche io non riesco a trovare l'induttanza da 82 microH ma da 100, cavolo i negozzi di elettronica tengono sempre meno roba. Come possiamo fare noi orfani dell' 82 microH? . Grazie 1000.

Anonimo ha detto...

Capaso, ma esisti ???
Perchè non rispondi a nessuno ?

Unknown ha detto...

Salve a tutti,

In primo luogo volevo ringraziare infinitamente Capaso per aver condiviso il progetto di questo utilissimo strumento.
Io l'ho appena realizzato e per adesso funziona tutto in maniera perfetta.

Devo riconoscere però che, come descritto in precedenza in questo blog, sarebbero utili varie modifiche...tipo quella di invertire il tipo di relee (insieme al transistor di pilotaggio ) in modo da risparmiare il più possibile la batteria.

Volevo anche cogliere l'occasione per rispondere alle persone che hanno avuto il problem di visualizzare solo quadratini neri.... siccome è successo anche a me :)
Il "problema" potrebbe essere legato la contrasto del display. A me era rimasto settato al massimo e vedevo solo quadratini neri...
Dopo averlo regolato con il trimmer presente sulla scheda ho risolto il tutto.

Spero possa essere di aiuto a qualcuno.

Un saluto a Capaso e a tutti gli appassionati.!



Anonimo ha detto...

Salve Capasso, dal giorno che hai pubblicato il progetto, lo costruito e ha subito funzionato, certo che per farlo funzionare bisogna avere un minimo di conoscenza in elettronica, lo dico per tutti quelli che ti hanno fatto diventare matto invece di ringraziarti. Grazie Capaso per il progetto che hai condiviso anni fa per tutti

Gandalef ha detto...

Dopo varie ricerche sono finito in questo sito e faccio i miei complimenti per la realizzazione. Sto provando a realizzare il circuito in questione, ma come detto da altri non riesco a trovare l'induttanza da 82mH, è possibile sostituirla con quella da 100mH o qualcuna di valore inferiore?
Spero che qualcuno possa aiutarmi.

Gandalef ha detto...

Finalmente l'ho realizzato. Con induttanza da 100mH. Funziona perfettamente, tolleranza entro i limiti. I miei complimenti all'autore per la realizzazione ed i suoi suggerimenti. L'unico "neo" è che non misura i condensatori elettrolitici, ma a me serviva principalmente per le induttanze e confrontati i valori con un lcr commerciale che possiedo è molto affidabile ed i risultati sono praticamente uguali.