Reduce dalla guerra alla nativa Monterey di California, Doc, un giovane biologo, vi ritrova immutati sole, mare tradizioni, e con essi la vecchia compagnia di Cannery Row, il quartiere dell'allegra cittadina. Qualcosa però è cambiato in lui : da uomo pacifico, appagato in amore, soddisfatto della vita, Doc si scopre inquieto, scontento, intollerante del proprio mondo. "Che cos'ha significato la mia vita finora, e che cosa può significare nel tempo che mi resta?" egli si chiede. Ma a questo primo acquistare coscienza di sé, le antiche abitudini e la cerchia spensierata degli amici oppongono il loro ottimistico egoismo. Doc, più che a se stesso, sembra appartenere a Cannery Row, all'immutabile paesaggio in cui è cresciuto. Finché l'amore di Susi, nato come innocente burletta in un "fantastico" giovedì, finisce per rendere a Doc il senso smarrito delle cose e la felicità invano cercata altrove. Attorno ai due ignari colombi ruota tutto il piccolo mondo provinciale del quartiere: il messicano, la ruffiana, lo sconcertante Hazel: quell'umanità "minore" tanto cara al cuore di Steinbeck che qui vive in un felice eterno giovedì della vita.
Quel fantastico giovedì (Oscar scrittori moderni)
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