Ecco il quartetto di South Park, in versione cartaceo-tridimensionale, finalmente al completo!
Riporto qualche informazione sui tratti salienti dei personaggi di questa divertentissima serie di cartoni animati.
Stanley "Stan"Marsh Stanley è spesso il "ragazzo corretto" del gruppo. Generalmente mite e razionale, Stan di solito affronta le situazioni bizzarre del gruppo con soluzioni logiche. Disegnato come alter ego del co-produttore Trey Parker, Stan è il personaggio che solitamente spiega il messaggio o la morale dell'episodio. È il miglior amico di Kyle. Ha una fidanzata ufficiale, Wendy Testaburger. Nella prima serie (e anche nel film) non può fare a meno di vomitare ogni volta che lei gli rivolge la parola, poi a lungo andare il loro rapporto si normalizza e, come in ogni rapporto tra bambini di quell'età, non si parlano neanche. Infatti lei lo lascia nella settima serie per Token (l'unico bambino di colore) e infatti quando Bebe va a dirglielo lui risponde «Perché vuole rompere con me? Saranno settimane che non le parlo!». A lungo andare suo padre Randy si comporta sempre più da mentecatto mettendolo spesso in imbarazzo in pubblico (risse a partite di baseball, fermato per aver guidato ubriaco).
Kyle BroflovskiEbreo, scettico, intelligente e a volte acido. Nelle stagioni più recenti è sempre più bersaglio degli sfottò di Eric Cartman, che spesso gli augura di morire di Aids, o lo prende in giro per essere ebreo. Kyle è effettivamente l'alter ego del co-produttore Matt Stone. Con Stan, Kyle spesso offre una prospettiva ragionevole dei comportamenti pazzi del mondo degli adulti attorno a loro. Da citare la somiglianza di personaggio e carattere con Stan, difatti uno dei due doveva essere scelto per morire alla fine della quinta serie per far posto alla figura, sempre più apprezzata dai fans, di Butters; scelta che si concluse in maniera totalmente diversa, infatti fu il personaggio di Kenny a morire "definitivamente" (vedi sotto: Kenneth "Kenny" McCormick), poiché i creatori si erano stancati di dover trovare ad ogni episodio un modo nuovo per farlo morire.
Eric Theodore CartmanCartman è l'unico ad essere chiamato sempre per cognome dagli altri bambini di South Park, nessuno dei quali vuole essere suo amico. Cartman non patisce questa cosa e, anzi, più volte si comporta come se volesse essere l'unico abitante della città. Ispirato vagamente ad Archie Bunker è spesso elemento catalizzatore della trama. Cartman è pigro, aggressivo, avaro, razzista, bigotto, egoista, calcolatore, grasso (ma lui si definisce «con le ossa grosse, non grasso»), rude, manipolabile e manipolatore a sua volta. Insulta regolarmente Kyle per essere ebreo e Kenny per essere povero. Le sue soluzioni pretenziose e sociopatiche causano spesso il disprezzo da parte degli altri ragazzi, che non sanno bene se dargli retta. Cartman di solito agisce nella maniera opposta agli altri ragazzi. Dimostra anche un'insolita abilità di businessman e di leader, e a volte si veste per imitare Adolf Hitler, che idolatra per le sue idee antisemite. Cartman inoltre, occasionalmente, serve come mezzo per alcune idee estremiste e conservatrici dei produttori, come il disprezzo per gli hippy, ai quali dà la caccia da quando ha 5 anni e mezzo come dichiara in un episodio della nona serie o l'odio per i ragazzi coi capelli rossi, secondo lui senza anima. Nella prima puntata della quinta serie tutti vengono a conoscenza di quello a cui può arrivare: per vendetta fa mangiare a Scott Tenorman, un ragazzo più grande, un piatto di chili con carne con dentro pezzi dei suoi genitori, uccisi la sera prima per errore da un contadino e all'insaputa dello stesso Scott. Nell'episodio della quinta serie in cui Kenny muore per davvero Cartman, rimasto da solo con l'amico morente, gli confida che lo considera il suo migliore amico, ma poi si scoprirà che vuole soltanto abusare della tragedia con lo scopo di lucrare sul mercato di feti che vende. La madre di Cartman è in realtà suo padre, essendo appunto Lian Cartman ermafrodita.
Kenneth "Kenny" McCormickKenny è il ragazzo incompreso che vive con una famiglia povera. È il più pervertito dei 4 ragazzi e spesso trova risposte quando gli altri ragazzi sentono un termine legato al sesso che non avevano mai sentito. Il suo linguaggio è difficile da capire, dato che ha sempre il cappuccio della felpa chiuso sulla faccia, anche se i suoi dialoghi sono sempre compresi da Stan, Kyle ed Eric. Durante le prime cinque serie, Kenny è l'eterna vittima; ucciso in ogni episodio nelle maniere più grottesche, riappare sempre inspiegabilmente vivo nell'episodio successivo. I produttori lasciano vivere Kenny solo in un episodio della prima serie (Mr. Hankey, the Christmas Poo). Alla fine della quinta serie, Kenny viene ucciso permanentemente (decisione presa per far posto al nuovo personaggio di Butters) poiché i creatori si erano stancati di dover trovare in ogni episodio un modo nuovo per farlo morire, ma ricompare a sorpresa dal nulla nella settima serie (Kenny è apparso alla fine dell'ultima puntata della sesta serie). Il suo personaggio ritorna a far parte della serie a causa dell'inaspettata vendita di grosse quantità di suoi gadgets nonostante la sua assenza, i creatori Matt e Trey si vedono quindi "forzati" al far riapparire Kenny nella serie. Da li in poi Kenny non muore più, tranne in alcune occasioni speciali. Ad esempio nel quarto episodio della nona stagione Kenny resta morto per tutta la puntata perché ingaggiato da Dio per sconfiggere l'esercito di Satana (attraverso una PSP!), oppure nel settimo episodio della ottava dove il povero ragazzo viene ucciso da Michael Jackson (unica scena dove lo si sente parlare in maniera comprensibile e dove il suo viso viene nascosto soltanto da una maschera di carnevale). La gag più vecchia (e famosa) di South Park è la scena in cui Stan grida «Oh mio Dio, hanno ucciso Kenny!» seguito da Kyle che esclama «Brutti bastardi!» ogni volta che Kenny viene ucciso.