Guardando le opere di Mario Rossetti si rimane subito attratti dal consistente e robusto cromatismo delle immagini che fluttuano libere all'interno del quadro. Questa spiccata percezione visiva presente nei suoi dipinti è provocata da una forte matericità, la quale deriva dalla modalità di stesura del colore, soffiato attraverso piccole cannucce su stoffa di tela o raso. Tale prassi esecutiva, che, con contraddistinta originalità, si potrebbe definire ”soffismo”, sembra apparentemente affidata ad un banale pressapochismo ma in realtà dà origine ad una organica, giustapposta ed armonica visione d'insieme. Oltre a ciò, la reazione che nasce tra pigmento e supporto corruga quest'ultimo aumentandone la vibrazione luminosa, tanto da indurre lo spettatore quasi a toccare con le dita l'opera. Talvolta la matericità si arricchisce grazie all'accumulo sul supporto di elementi donati dalla natura (come i pezzi di legni portati a riva dal mare) od oggetti dismessi, come perle e vetri, i quali conferiscono all'immagine un forte senso di tridimensionalità funzionale al tema ricercato dall'autore. Oltre alla dimensione tecnica di questo suo “soffismo”, volto a coinvolgere la dimensione sensoriale, l'artista, attraverso il suo lavoro, manifesta anche le proprie istanze intellettuali e morali. Infatti si intravede un'analogia emotiva tra il senso di infinitezza e di libertà presente all'interno del quadro ed l'immenso amore per il mare simboleggiato dall'identificazione che egli ha con il gabbiano: tale animale per antonomasia rappresenta la libertà che rifugge ogni costrizione e cattività allo stesso modo in cui l'artista si sente libero. Ma non solo, attraverso la rappresentazione dei vari soggetti, Rossetti vuole sensibilizzare l'uomo moderno sulla sua condizione esistenziale e contingente, concentrandosi su temi specifici, quali per esempio l'ecologia: essa è da intendersi come una dimensione teorica in cui l'essere umano può ritrovarsi, riavvicinandosi alla natura e fuggendo dal materialismo e dall'insensibilità contemporanei. Per attuare questo proposito, l'artista persegue due modalità: la prima, ideale, si incentra sulla raffigurazione di colorati animali immersi in monocromatici sfondi, i quali sono da intendersi come metafore dei vizi e delle virtù umane; la seconda, esecutiva, che con un neologismo potremmo definire “recuperismo”, si sostanzia tramite la vera e propria fabbricazione delle sue opere grazie all'uso di materiali riciclati, a partire dalla costruzione del telaio per disporre la tela, per giungere alla stesura di un colore proveniente da scarti. Fantasia, spiritualità, ecletticità ed espressività, fuse a tratti di realismo ed astrattismo, creano un amalgama dal quale Rossetti trae un messaggio di dialogo con l'umanità contemporanea, sottolineandone, talvolta in modo ironico e metaforico, i malesseri, ma offrendo al contempo ad essa momenti di riflessione tesi ad una positiva via d'uscita.
Siro Perin