giovedì 29 luglio 2010

José Saramago - Cecità [1995]


In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un'esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l'insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l'orrore di cui l'uomo sa essere capace. Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.

Cecità (Universale economica)

mercoledì 21 luglio 2010

A. Conan Doyle - Il mistero di Cloomber


A Cloomber il generale Heatherstone giunge portando con sé una colpa misteriosa che lo costringe a una serie di bizzarrie che coinvolgono l’intero vicinato, nonché il narratore. Alloggia con la famiglia in una torre, che egli stesso si preoccupa di far ristrutturare come nuova, prima del suo arrivo, e recintare in seguito con un possente muro. La torre è il luogo intorno al quale si intrecciano le vicende del romanzo, luogo misterioso e ricco di fascino cui non è possibile sottrarsi. La situazione coinvolge anche il narratore, il quale, scrutando e avvicinando il protagonista, riesce a penetrare quell’atmosfera insolita che circonda il luogo e il personaggio. "Il pericolo che lo sovrasta non è immaginario o chimerico, ma al contrario ha tutte le qualità per poter essere creduto reale. Tuttavia è d’una tale natura che non si può né scongiurare né allontanare…" Intorno al generale Heatherstone si muovono altre figure: Israel Stakes, il cocchiere, e il fattore McNeil ai quali l’autore farà usare un gergo gaelico, e il caporale Smith, personaggio di grande rilievo che condividerà la sorte del protagonista. Il finale, sensazionale, e l’accuratezza dei particolari fanno del libro un piccolo gioiello della letteratura dell’ultimo secolo.

Il mistero di Cloomber (Le letture)

martedì 20 luglio 2010

I. Calvino - Se una notte d'inverno un viaggiatore [1979]


Scritto nel 1979, dopo sei anni di silenzio, Se una notte d’inverno un viaggiatore è il lavoro più innovativo di Italo Calvino che, cimentandosi con le teorie letterarie dell’epoca, costruisce una struttura complessa e raffinata in cui si intrecciano molte storie, nella forma di un metaromanzo ricco e vario. Come sintetizza nella premessa (“Credete di leggere ‘Se una notte d'inverno un viaggiatore’. E invece no.”), l’autore gioca con il lettore trascinandolo in dieci storie diverse che s’interrompono ad ogni capitolo, dieci incipit immaginari di romanzi che esauriscono le possibilità dei generi letterari in cui Calvino si cala con maestria. Filo conduttore e cornice alla narrazione, è la storia del lettore e della lettrice: incontratisi in libreria ed entrambi incappati in questa specie di scherzo della casa editrice, che ha pubblicato “Se una notte d’inverno un viaggiatore” con un testo che non è quello, cercano di scoprire il mistero, di rimettere insieme il romanzo e di mettersi insieme loro, tanto più che il lettore si è innamorato della lettrice a prima vista. "Se una notte d’inverno un viaggiatore è un romanzo sul piacere di leggere - secondo la definizione che l’autore ne ha dato in una conferenza a Buenos Aires - protagonista è il lettore che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari. Tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro." E il risultato è un’opera originale e perfetta, che diverte e coinvolge dalla prima all’ultima pagina, mettendo in scena i trucchi e le trappole della scrittura.

Se una notte d'inverno un viaggiatore (Oscar opere di Italo Calvino)

domenica 18 luglio 2010

E.A.Poe feat. The Simpsons - Il Corvo


Una traduzione del poema di Poe: Il corvo [1845]
Qualche info a riguardo: http://it.wikipedia.org/wiki/Il_corvo_e_altre_poesie

lunedì 12 luglio 2010

J.L.Borges - Finzioni [1944]


Uscito in Argentina nel 1944 e tradotto da Franco Lucentini nel 1955, Finzioni è il libro che ha rivelato Borges in Italia, e che da allora ha acquistato anche da noi la statura di un classico contemporaneo. Diviso in due parti - Il giardino dei sentieri che si biforcano e Artifici - il volume è composto di racconti che di volta i volta sono fantastici, simbolisti, polizieschi, esoterici, tutti volti a creare una sorta di «enciclopedia illusoria» di cui Borges è il magistrale compilatore.

Finzioni (Einaudi tascabili. Scrittori)

domenica 11 luglio 2010

L. Pirandello - Quaderni di Serafino Gubbio operatore [1925]


In questo romanzo emerge la visione pirandelliana di un mondo dominato da condizioni sociali e psicologiche di inautenticità e dal continuo scambio tra realtà e finzione. I "quaderni" sono il diario di un uomo-macchina che si identifica a poco a poco con l'occhio cinematografico, che fa propria l'impassibilità della cinepresa davanti a tutto ciò che le accade davanti. Il distacco dell'operatore Serafino dal mondo che lo circonda culmina nella suprema freddezza con cui egli "gira" la scena di un delitto di gelosia che inaspettatamente si compie sotto i suoi occhi e nel mutismo fatale e simbolico che da quel momento suggella per sempre la sua voce.

Quaderni di Serafino Gubbio operatore (I grandi libri)

sabato 10 luglio 2010

Esperimenti con controller Wii [Wiimote] #1

In questi giorni sono riuscito finalmente a farmi prestare dal mio nipotino il controller della sua amata console Nintendo Wii per fare qualche esperimento con questo dispositivo che pare essere un vero e proprio  un concentrato di tecnologia. Il Wiimote controller dispone infatti di una sofisticata sensoristica elettronica che ha rivoluzionato la modalità di interazione uomo/macchina, come ad esempio gli accelerometri, che costituiscono forse l'aspetto più suggestivo e dinamico di questa console. Precisamente il controller dispone al suo interno di:

- Interfaccia e stack  Bluetooth
- Pulsanti
- Accelerometri
- Videocamera ad infrarossi (abbinata alla Sensor Bar)
- 4 LED
- Force Feedback (vibrazione)
- Altoparlante
- Memoria Flash
- Porta d'espansione

Il Wiimote possiede un accelerometro funzionante sui 3 assi spaziali: X, Y e Z con un range di accelerazioni rilevabili va da -3G a +3G con il 10% di sensibilità. Per il puntamento sullo schermo la Wii usa l'accoppiata di una videocamera infrarossi presente sul Wiimote e della Sensor Bar, ovvero due gruppi di LED IR. La videocamera permette di individuare fino a 4 punti su una matrice di 1027x768 punti. Questo ultimo aspetto è quello che mi incuriosisce maggiormente in quanto l'elevata risoluzione della videocamera consente di effettuare diversi esperimenti nell'ambito del rilevamento e puntamento. A questo proposito mi sono subito messo a realizzare una indispensabile penna IR con del materiale che ho recuperato nel miei labs e un pennarello per lavagna scarico. Lo schema è estremamente semplice e lo riporto di seguito nel post. Scopo di questo oggetto è generare una sorgente luminosa IR rilevabile dalla telecamera per poter ad esempio utilizzare un video proiettore come lavagna elettronica multimediale. Il led è un comune led IR reperibile da qualche telecomando TV, mentre per il pulsante di accensione si può utilizzare un microswitch da circuito stampato. Consiglio caldamente di prevedere anche la resistenza in serie al led, che in moltissimi schemi trovati in rete viene omessa, per evitare di danneggiare il componente, soprattutto se si usano due pile.


Per quanto riguarda lo sviluppo del software intendo partire dai seguenti links, che costituiscono sicuramente la base più consistente per questo tipo di progetti:

. Libreria Visual Studio per la gestione del Wiimote e relativo articolo sul suo utilizzo: WiimoteLibrary
. Sito di Johnny Lee Chang: http://johnnylee.net/projects/wii/
. Altro tipo di lavagna elettronica: http://www.smoothboard.net/

Spero di avere un po' di tempo libero per poter condurre alcuni esperimenti e di riuscire a pubblicarne i risultati più interessanti nei prossimi post.

mercoledì 7 luglio 2010

Luigi Pirandello - Uno, nessuno e centomila [1927]


Pubblicato nel 1927 è il romanzo più tipico di Pirandello, quello in cui meglio si manifesta il nucleo fondamentale di quel particolare sentimento della vita e della società che sta alla base di tutta la sua grande opera teatrale. Vitangelo Moscarda si convince improvvisamente che l'uomo non è "uno", ma "centomila"; vale a dire possiede tante diverse personalità quante gli altri gliene attribuiscono. Solamente chi compie questa scoperta diventa in realtà "nessuno", almeno per se stesso, in quanto gli rimane la possibilità di osservare come lui appare agli altri, cioè le sue centomila differenti personalità. Su questo ragionamento il tranquillo Gengé decide di sconvolgere la sua vita.

Uno, nessuno e centomila (Einaudi tascabili. Classici)

martedì 6 luglio 2010

domenica 4 luglio 2010

Paper Model - Motoslitta

Uno degli aspetti più curiosi del paper modellismo è sicuramente la vastissima varietà di soggetti riproducibili. In questi giorni mi sono cimentato nella realizzazione della replica cartacera di un veicolo decisamente particolare: una motoslitta in scala 1:12. Il modellino è costituito da un ridotto numero di pezzi, i quali stanno tutti all'interno di un unico foglio, ma la mancanza delle istruzioni di montaggio mi ha creato non pochi problemi, visto che come unico riferimento avevo solamente una foto del modello finito. Comunque in un paio di serate sono riuscito a portare a termine il lavoro come testimoniato dalla foto seguenti. La motoslitta oggetto di questo paper model esiste veramente ed è stata prodotta dalla Sky-Doo, leader mondiale nel mercato snowmobile.









Eugen Herrigel - Lo Zen e il tiro con l'arco [1948]


Questo piccolo libro è un illuminante, lucido e utile resoconto, scritto da un occidentale, di come un occidentale possa avvicinarsi allo Zen. Un professore tedesco di filosofia, Eugen Herrigel, vuole essere introdotto allo Zen e gli viene consigliato di imparare una delle arti in cui lo Zen da secoli si applica: il tiro con l'arco. Comincia così un emozionante tirocinio, nel corso del quale Herrigel si troverà felicemente costretto a capovolgere le sue idee, e soprattutto il suo modo di vivere. All'inizio con grande pena e sconcerto. Dovrà infatti riconoscere prima di tutto che i suoi gesti sono sbagliati, poi che sono sbagliate le sue intenzioni, infine che proprio le cose su cui fa affidamento sono i più grandi ostacoli: la volontà, la chiara distinzione fra mezzo e fine, il desiderio di riuscire. Ma il tocco sapiente del Maestro aiuterà Herrigel a scrollarsi tutto di dosso, a restare "vuoto" per accogliere, quasi senza accorgersene, l'unico gesto giusto, che fa centro quello di cui gli arcieri Zen dicono: "Un colpo, una vita". In un tale colpo, arco, freccia, bersaglio e Io si intrecciano in modo che non è possibile separarli: la freccia scoccata mette in gioco tutta la vita dell'arciere e il bersaglio da colpire è l'arciere stesso.

Lo zen e il tiro con l'arco (Piccola biblioteca Adelphi)