domenica 11 novembre 2007

Il metodo di Eratostene per la misura del raggio terrestre

Eratostene sapeva che a Siene (l'attuale Assuan, che si trova a circa 800 Km a sud-est di Alessandria), in un momento preciso dell'anno, il sole illuminava il fondo dei pozzi. Questo evento si ripeteva ogni anno a mezzogiorno del solstizio d'estate e dipendeva dal fatto che i raggi del sole cadevano verticalmente. In quel momento, un bastoncino piantato verticalmente a terra non avrebbe proiettato nessuna ombra. Egli notò che ad Alessandria, dove egli viveva, nello stesso giorno e alla stessa ora i raggi del Sole non erano perpendicolari ma formavano un angolo di 7,2° con la verticale.Eratostene assunse, correttamente, che la distanza del Sole dalla Terra fosse molto grande e che quindi i suoi raggi fossero praticamente paralleli quando raggiungono la superficie terrestre. Inoltre considerava che la Terra dovesse avere forma sferica.La differenza di inclinazione di 7,2° dipende dalla curvatura della superficie terrestre che cambia il punto di vista dal quale gli abitanti delle due città vedono il Sole.Egli ragionò in questo modo: l'angolo di 7,2° è congruente all'angolo che ha per vertice il centro della Terra e i cui lati passano rispettivamente per Alessandria e Siene (infatti sono angoli corrispondenti). Si tratta quindi di una "distanza angolare" tra le due città, pari a un cinquantesimo dell'angolo giro.


Ciò significa anche che la distanza "effettiva" tra le due città (ritenuta di 5.000 stadi) è un cinquantesimo della circonferenza terrestre. Eratostene moltiplicò per 50 questo valore, ottenendo 250.000 stadi: la prima misura scientifica della circonferenza terrestre. A quel tempo la stima di distanze così grandi, misurate a passi, era sicuramente molto imprecisa; inoltre è molto difficile stabilire una corrispondenza esatta tra lo stadio e il metro attuale. Di conseguenza non è facile determinare il margine di errore dei risultati ottenuti da Eratostene.

La lunghezza dello stadio greco è una misura molto incerta variando dai 154 metri ai 215 metri. Secondo le opinioni più accreditate, lo stadio usato da Eratostene corrispondeva a 185 metri attuali: ne risulterebbe così una circonferenza terrestre di 46.250 km, un dato che, nonostante superasse di oltre 6.000 km la misura accettata attualmente, era comunque molto buono, tenuto conto dell'imprecisione degli strumenti utilizzati e delle assunzioni di quel tempo.
Secondo altri autori, Eratostene arrivò molto più vicino: lo stadio doveva essere lungo 157,5 metri e quindi la circonferenza calcolata da lui corrispondeva 39.690 km, un dato “troppo” vicino al reale….(tener presente che Eratostene usa “numeri tondi”: non può aver ottenuto precisioni così alte, se non casualmente).

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma come faceva a sapere che si trovava ad Alessandria esattamante nella stessa ora in cui ad Assuan era mezzogiorno? Non penso che esistessero orologi molto precisi e sicuramente non poteva telefonare...
Se usava delle meridiane, anche ad Alessandria a mezzodì il sole è perpendicolare alla supeficie terrestre e quindi non sarebbe stato possibile rilevare la differenza tra gli angoli....

Anonimo ha detto...

booooooooh

Anonimo ha detto...

Era tosto ne!!!!

Anonimo ha detto...

Alesandria non è sul tropico, quindi a mezzogiorno il sole non è perpendicolare. La conoscenza dell'arco di circonferenza sotteso insieme alla diferrenza angolare rapportata all'intera circonferenza permette di calcolare la lunghezza dell'intera circonferenza

Anonimo ha detto...

Usando una meridiana si sa che all'ora di mezzogiorno proietta l'ombra più corta della giornata.

capaso ha detto...

Grazie per il suggerimento! Dopo quasi 3 anni dalla pubblicazione è confortante che sia arrivata una dritta semplice e chiara!

Anonimo ha detto...

eratostene nn ha fatto una moltiplicazione ma una proporzione:
7,2:d=360:x

d=distanza tra siene e alessandria
x=circonferenza della terra